Un messaggio di reciproco riconoscimento, di grande civiltà che aiuta il processo dell’accoglienza prima, dell’integrazione dopo. Applichiamo subito il Protocollo d’Intesa del 7.10.15, per integrazione Immigrati

immagine fratelli-nel-mondo1-980x600

In sintesi. Il protocollo determina che i ragazzi immigrati che sono accolti nei nostri comuni nei centri appositi possono mettersi a disposizione in maniera volontaria per lavori di pubblica utilità. Che bellezza!

Un grande messaggio culturale di reciproco riconoscimento, di grande civiltà, che aiuta il processo dell’accoglienza prima, dell’integrazione dopo. Un messaggio vero che non poteva passare inosservato. Mi chiedo perchè l’amministrazione, una volta firmato e sottoscritto il protocollo, non l’abbia messo in pratica per lasciarlo nel cassetto del dimenticatoio. Si proprio adesso che i rapporti internazionali sono messi in crisi dalla parte integralista e radicale di quella religione musulmana che , invece , per lo più, è composita di persone per bene, moderate che vogliono invece integrarsi, che vogliono riscattarsi da un passato senza futuro, da una contingenza senza presente, che sono scappate dal loro Paese, per un viaggio lunghissimo, spesso durato mesi, con la consapevolezza di lasciarci in quelle acque del mediteraneo. Acque che da una parte rappresentano il cimitero e la soglia non varcata per diversi, am che invece rappresentano l’accesso ad un putativo futuro tutto da cercare, tutto da trovare nei meandri di una Europa che è ad un bivio. Da una parte la Paura di chi vuole respingerli, di chi pensa che prima vengono le esigenze di una nazione, le esigenze individualistiche di un Paese come il nostro che vive la sua crisi e, dall’altra,  il Coraggio di affrontare il fenomeno dell’immigrazione con la consapevolezza di guardare le persone negli occhi, con le loro sofferenze, non con i limiti di un Paese ma con la forza di un Continente quale è l’Europa, il continente del Futuro e  della Solidarietà, il continente che abbraccia la sofferenza e lo sgomento, la guarda nei tratti più profondi. Quel Continente che deve sentire la necessità di regolamentare il fenomeno nella sua rappresentatività completa e che deve governare il processo invece di respingerlo. Un Continente che deve continuare a gridare #restiamoumani. Ed è proprio in questi momenti di forte tensioni internazionali, di stragi europei dovute agli attacchi terroristici, che bisogna avere il Coraggio di non mettere in discussione la via della Integrazione.

Di certo mi chiedo perchè l’amministrazione grillina non abbia dato seguito a questo protocollo. Mancanza di Coraggio?Superficialità? Questioni di natura elettorale? La paura di perdere voti o determinate fasce elettorati? Ricordo che fino ad un pò di tempo fa erano alleati con lo xenofobo Farange e quindi le loro posizioni erano (sono?) dichiaratemente contram-integrare. Comunque queste risposte le avremo in consiglio Comunale

Pertanto questo protocollo tecnico assume a mio modo di vedere una grande significato culturale che rafforza determinati processi. Senza esitare applichiamolo, Hic et Nunc. Qui ed Ora. Non perdiamo tempo! Il PD che aderisce al Partito Socialista Europeo non può e non deve temere e, de facto è così, non teme questa straordinaria esperienza di reciproco riconoscimento tra una società accogliente ed una società accolta.

A seguire il nostro punto all’ordine del giorno

 

 

Al Presidente del Consiglio Comunale, Sig. Tringali

Al Segretario Generale, Dott. V. Scalogna

 

Ordine del giorno: Attuazione Protocollo d’Intesa del 7.10.15, per integrazione Immigrati

I sottoscritti consiglieri comunali del Pd:

Mario D’Asta e Mario Chiavola

Letto

il Protocollo di Intesa discusso firmato e siglato tra le parti (alla fine vi è allegato);

Premesso

Che a partire da anni ed ancor più negli ultimo anno, si sono susseguiti significativi flussi migratori di cittadini stranieri provenienti dai Paesi del Centro Africa, nonché dai Paesi del Mediterraneo orientale che sono giunti sulle coste italiane;

Che i migranti, successivamente alle prime fasi di soccorso ed accoglienza vengono ospitati in strutture  di accoglienza temporanee a ciò adibiti, queste presenti anche nella nostra provincia per complessivi posti di 464 in accoglienza;

Che il 22 maggio 2015 in Prefettura si è tenuto un incontro per rendere edotte le componenti interessate, della possibilità di coinvolgere cittadino stranieri richiedenti protezione internazionale in attività di volontariato e che dal tavolo è emersa la disponibilità da parte delle stesse sia per supportare e promuovere iniziative volte a favorire una più efficace integrazione dei migranti;

 

 

Considerato

Che in data 7 ottobre 2015 è stato siglato un Protocollo d’Intesa fra diversi Comuni della Provincia di Ragusa con il Prefetto di Ragusa, con diverse cooperative e associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio ibleo;

Tenuto conto

che tale Protocollo d’Intesa, ad oggi ancora valido, sanciva l’impegno tra le parti firmatarie l’opportunità di attivare rapporti di collaborazione permanente tra essi per definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio ragusano che permettano loro di conoscere il contesto sociale anche e soprattutto attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione;

Dato

che oggi il fenomeno immigratorio può e deve rappresentare, anche, e non solo, nella fase transitoria della permanenza nei centri di accoglienza, una risorsa nella sostanza e nella percezione dei cittadini in un reciproco riconoscimento di giustezza e di utilità sia personale che sociale tra la collettività accogliente e quella accolta in una logica di proficua e di integrazione vera;

Pertanto per i suddetti motivi,

i sottoscritti impegnano l’Amministrazione comunale e fanno voti

-affinchè l’amministrazione dia seguito ed esecutività al Protocollo nella sua interezza(sotto vi è l’allegato)

-affinchè il Comune di Ragusa, in qualità di uno degli attori di questo menzionato Protocollo d’Intesa, possa iniziare ad attuare le definite attività di integrazione dei migranti nella nostra società , come espresse da Protocollo, ovvero dare la possibilità di fare svolgere direttamente ai migranti attività di volontariato di pubblica utilità e di sostegno sociale, tramite lavori socialmente utili supportati dall’ausilio delle associazioni di volontariato anch’esse firmatarie del Protocollo;

-affinchè il Comune di Ragusa instaurari i presupposti oggettivi per organizzare corsi di formazione per assistenza anziani e in ambito sanitario ed avere la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite per imparare un mestiere ed integrarsi, gradualmente, nel ciclo produttivo del sociale ed ancora concedere in uso gratuito appezzamenti di terreno di proprietà comunale da adibire ad uso sportivo che preveda la condivisione e lo scambio di pratiche sportive con i ragusani, come anche destinare gli stessi terreni per la coltivazione di orti sociali, il tutto per favorire ed agevolare l’impiego sociale utile per loro ma anche per non che abitiamo Ragusa;

affinchè il Sindaco instauri in sinergia con le associazioni interessate i servizi di volontariato che potranno essere svolti dai cittadini stranieri ed assicurarne tutta la tutela e la sicurezza necessaria per il compimento di tali attività necessarie per l’integrazione degli stessi.

Ragusa 25 luglio 2016

Mario D’Asta

Mario Chiavola

Scarica il testo integrale del Protocollo in PDF Scarica il testo integrale del Protocollo in PDF:

Odg integrazione e Protocollo