Disabilità-Non possiamo rimanere fermi!

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Documento sulla disabilità

 

Sentirsi parte di una grande comunità che per storia e tradizione, riesce a coinvolgerti sia sotto il profilo umano, morale, sociale e lavorativo ,per ogni singolo cittadino rappresenta motivo di vanto, e di benessere sia fisico che mentale?

Ma oggi l’attuale amministrazione di  Ragusa è la risposta  di cambiamento, che i Ragusani  si domandano?  Oggi I Crediti di speranze del comune, nei riguardi di ogni singolo cittadino  quali sono realmente? Le famiglie vivono  davvero in uno stato di benessere, oppure il cortisolo della povertà, dell’angoscia e della fiducia nell’attuale classe politica cresce vertiginosamente?

Oggi a mio avviso una costola, delle vita quotidiana, che con drammaticità sovrabbonda con  dolore  a parecchi ragusani, si chiama “Disabilità” Difatti  uno scanzonato cinismo che ha contraddistinto  i protagonisti di queste precedenti amministrazioni, è stato l’indurimento della volontà  nell’abbattere le barriere architettoniche.

Ci ritroviamo ad assistere come spettatori, ad una negligenza amministrativa, che  a differenza di facilitare la piena autonomia delle persone diversamente abili, la ostacolano con un’ironia di certezze  denunciabili:

1 Locali pubblici spesso non accessibili alle persone in carrozzina vedi, Questura, Asl, Caserme delle forze dell’ordine, Prefettura, Biglietteria stazione Pulman via Zama

2 Porto di Marina, e Lungo mare Mediterraneo privo di collaudo per l’abbattimento di barriere architettoniche, nonostante all’art. 32 comma 20 della legge 41 del 1986, stabilisce che: i progetti finanziati con denaro pubblico non possono essere approvati se non conformi al D.P.R. 384/78 (poi superato dal D.P.R. 503/96

3 Locali privati tipo pizzerie, gelaterie ecc. prive di  pedane,

4 Disabili con grandi difficoltà iscritti nelle liste di collocamento speciali, che da  anni aspettano lavoro, e i pochi fortunati raggirati da astuzie giuridiche consentono il pronto licenziamento dopo solo 30 giorni lavorativi. Dimostrazione che la comunità europea, con un avviso di garanzia  ha  etichettato l’Italia, paese che non vigila  sulla legge 68/69 “inserimento lavorativo disabili!.

5 Disabili che con il solo assegno mensile, non riescono ad arginare costi, visite, terapie ecc.ecc. .

Questi sono solo alcune delle sfaccettature, che negativamente abusano sull’autonomia  dei disabili ,nonostante si spopolano argomenti benevoli di cambiamento, e di vigilanza.

Sicuramente noi saremo presenti ,in questo assenteismo culturale, perché il nostro ottimismo non sarà privo di fondamento, ma ricolmo di soluzioni a tale problema.

 

 

                                                                                      Giorgio Iemmolo

resp Circolo Rinascita Democratica PD Ragusa su Disabilità/Questioni Sociali