Lavoratori scuolabus senza stipendi? D’Asta: “Il Comune di Ragusa chiarisca e intervenga”

“Ci risulta che i lavoratori del servizio scuolabus che espletano l’attività per conto del Comune di Ragusa non abbiano ancora percepito le spettanze pregresse riferite alle mensilità di settembre e ottobre scorsi. L’amministrazione comunale ci faccia capire come stanno le cose e, se gli allarmi lanciati sono fondati, si attivi per muoversi lungo l’unica direzione possibile che è quella di sollecitare la corresponsione degli emolumenti”. E’ quanto denuncia il consigliere comunale Mario D’Asta ricordando che il servizio in questione è stato appaltato, con apposita procedura, a una ditta esterna.

“Tra l’altro – chiarisce D’Asta – ci risulta che i lavoratori siano venuti incontro all’azienda, attendendo che si risolvessero alcune problematiche di liquidità. Ora, però, ogni utile attesa viene meno, considerando, tra l’altro, che tra pochissimo maturerà anche la mensilità di novembre. A fronte di tutto ciò, vorremmo capire se il Comune di Ragusa ha erogato alla ditta in questione le risorse economiche dovute, così come previste dal capitolato d’appalto, e, nel caso in cui la risposta sia positiva, se lo stesso Comune non ritenga opportuno verificare come mai i lavoratori non abbiano ancora percepito il dovuto a fronte dell’attività svolta. Ci piacerebbe comprendere, poi, se e come mai la ditta fermi gli scuolabus e i lavoratori ogni sabato. E’ un modo per non pagare le ore maturate? Ci risulta, altresì, che la ditta in questione non avrebbe ancora recapitato al personale in questione le buste paga dei mesi di marzo, settembre e ottobre scorsi. I lavoratori, dunque, non hanno ancora potuto verificare se le ore lavorate sono state correttamente retribuite. Da ciò si evince una condotta non proprio ineccepibile da parte della stessa ditta mentre, ancora una volta, a piangere le conseguenze di tutto ciò è il personale dipendente. Ci attendiamo che l’amministrazione comunale possa darci delle risposte precise e puntuali a tal proposito”.