“Mast”. Favorevole per maggiore concertazione e sinergia

“Guardo con molto interesse alla nascita del Mast e mi dichiaro pronto a fornire la mia collaborazione perché sono convinto che, attraverso la sinergia e la concertazione, un territorio, a maggior ragione se con peculiarità interessanti come quello di Ragusa, possa crescere ancora di più”.

A dirlo è il consigliere comunale del Pd Mario D’Asta con riferimento al Management dello sviluppo territoriale (Mast per l’appunto), un tavolo tecnico di cui fanno parte esponenti del mondo accademico, culturale e dell’imprenditoria, promosso dal preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania (sede di Ragusa Ibla) Santo Burgio, in collaborazione con il Ccn “Antica Ibla” presieduto da Daniele La Rosa, Sud Tourism, A.St.R.A.Co. (Davide Arestia e Rita Baglieri), Musac (il responsabile Marco Rosario Nobile), il Teatro Donnafugata (Vicky e Costanza Di Quattro con Clorinda Arezzo), il “Manifesto della Bellezza” (gli ideatori e promotori Giuseppe Nuccio Iacono, Daniele Pavone, Antonio Sortino Trono e Giancarlo Tribuni Silvestri), Salvo Torre e Marco Platania dell’Università di Catania, Alina Catrinoiu per la casa editrice Le Fate e Danilo Amione dell’Accademia di Belle Arti “Mediterranea”. “Mi ritrovo molto – chiarisce D’Asta – negli ideali del manifesto pubblicato dal Mast soprattutto quando si parla della necessità di sviluppare un dibattito pubblico che coinvolga gli enti pubblici e privati, le associazioni e le imprese che operano direttamente e indirettamente nei settori della cultura, dei beni culturali, del paesaggio e del turismo, per promuovere iniziative e dare impulso a quelle esperienze di partenariato mirate a valorizzare, fra l’altro, la formazione e le competenze professionali degli studenti universitari, anche al fine di rafforzare il legame tra l’Università e il territorio. Solo se si fa squadra, solo se si riuscirà a coinvolgere tutti gli attori del territorio interessati a dare una svolta a questa città, solo se si proseguirà lungo un percorso di inclusione e di proposizione, allora si riuscirà a compiere davvero qualche passo concreto in avanti. Io ci sono e fornisco sin da ora la mia disponibilità. Auspico che altri colleghi possano pensarla come me e che il Comune di Ragusa faccia sino in fondo la propria parte nell’ambito di questo interessante processo. Stiamo parlando di un tipo di progetto che si sposa bene con quelle che sono le nostre idee di sviluppo e di crescita della città”.