Ordine del Giorno: Istituzione della figura del “Disabilty Manager”

Al Presidente del CC Ilardo Fabrizio
P.c.
Al Sindaco Avv G. cassì
All’Assessore ai Servivi Sociali L. dott. Rabito
Al Segretario generale

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: ISTITUZIONE DELLA FIGURA DEL DISABILITY MANAGER.

Il Consiglio Comunale di Ragusa,

PREMESSO CHE

  • il 13 dicembre 2006 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il testo della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità; il cui testo è parte integrante di questa delibera;
  • il 30 marzo 2007 il Governo italiano ha sottoscritto tale Convenzione;
  • il 3 maggio 2008 la Convenzione è entrata ufficialmente in vigore, essendo stato raggiunto il numero minimo di ratifiche da parte di venti Stati membri: alla data attuale sono 76 gli Stati che hanno proceduto alla ratifica;
  • che con legge n.18/2009 il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione, dopo che finalmente il 28 novembre 2008 il Consiglio dei Ministri aveva inviato al Parlamento il Disegno di Legge di Ratifica della Convenzione determinando con ciò l’impegno del nostro Paese ad adeguare la legislazione ai principi delineati nella Convenzione, oltre alla possibilità di presentare una candidatura italiana al Comitato Internazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità, costituitosi il 3 novembre 2008 presso le Nazioni Unite;
  • che i tagli al Fondo nazionale per le Politiche sociali e agli enti locali determineranno un indebolimento del sistema di protezione sociale anche nei confronti delle Persone con Disabilità;
  • che il testo della Convenzione, risultato di un percorso di partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni alla formulazione dei principi enunciati, costituisce uno strumento essenziale per la tutela e la promozione dei Diritti Umani delle Persone con Disabilità;
  • che nella Convenzione si riafferma l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali e la necessità da parte delle Persone con Disabilità di essere garantite nel loro pieno godimento senza discriminazioni.

 

CONSIDERATO CHE

 

  • le Persone con Disabilità affrontano difficili condizioni, che sono soggette a molteplici o più gravi forme di discriminazione sulla base della razza, colore della pelle, sesso, lingua, religione, opinioni politiche o di altra natura, origine nazionale, etnica, indigena o sociale, proprietà, nascita, età o altra condizione;
  • la Convenzione mira a riconoscere i diritti della Persona in quanto tale, ribadendo il diritto di ogni individuo di essere innanzitutto bambino o bambina, uomo o donna, contrastando ogni forma di discriminazione diretta o indiretta e garantendo pari opportunità per tutti;
  • la Convenzione afferma che “… la disabilità è un concetto in evoluzione e che essa è il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su una base di parità con gli altri”;
  • la Convenzione assegna un ruolo fondamentale alle organizzazioni di persone con disabilità nel processo di inclusione, che “nello sviluppo e nell’applicazione della legislazione e delle politiche atte ad attuare la … Convenzione, come pure negli altri processi decisionali relativi a temi concernenti le persone con disabilità” devono essere consultate “con attenzione” e coinvolte “attivamente”, “compresi i bambini con disabilità, attraverso le loro organizzazioni rappresentative” , art. 4 comma 3;
  • la Convenzione sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale verso la disabilità, che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive;
  • per favorire il suddetto passaggio, è necessario riconoscere e valorizzare le diversità e tutelare tutti i diritti umani attraverso i principi contenuti nella stessa Convenzione, all’articolo 3:
  • Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte e l’indipendenza delle persone;
  • la non-discriminazione;
  • La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società;
  • Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;
  • La parità di opportunità;
  • L’accessibilità;
  • La parità tra uomini e donne;
  • Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità.
  • Il Consiglio Comunale di Ragusa ha deliberato
  • l’adesione del comune di Ragusa ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ponendoli alla base di ogni azione politica futura rivolta ad esse applicando le norme della stessa nei regolamenti, nelle politiche e nei servizi di propria competenza;
  • di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle Persone con Disabilità e delle loro organizzazioni nei processi di implementazione e monitoraggio delle politiche sociali;
  • Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone con disabilità e di tutte le associazioni che le rappresentano in tutte le fasi dei processi di costruzione delle politiche di sviluppo, comprese quelle decisionali;
  • Chiedere al Governo e al Parlamento, con la Ratifica della Convenzione ONU, di incrementare il Fondo nazionale per le Politiche sociali; di garantire risorse economiche al Fondo sulla non autosufficienza; attivare le risorse, per il massimo di quelle disponibili, per attuare politiche di inclusione delle persone con disabilità;
  • Promuovere l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, la rimozione di barriere, ostacoli e discriminazioni, l’abbattimento dello stigma legato alla disabilità, il sostegno alla piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, attraverso specifici seminari, dibattiti e/o incontri con operatori sociali e sociosanitari, mondo del non profit, enti e istituzioni – banche, uffici postali, esercizi commerciali e loro categorie di rappresentanza, sindacati – col mondo della scuola, dell’università e della ricerca, con tutti gli enti preposti a far cultura: associazioni culturali, mass media locali, biblioteche, musei, cinema e teatri;
  • Istituire annualmente la celebrazione di una giornata dedicata alla Convenzione ONU che preveda accanto a seminari sul tema, particolari iniziative quali passeggiate pubbliche che sensibilizzino sul livello d’integrazione delle persone con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale;

 

CONSIDERATO CHE

 

  • la Convenzione O.N.U. sul diritto alle Persone con disabilità ed in particolare l’articolo 9 (accessibilità), l’articolo 19 (vita indipendente ed inclusione nella comunità) e l’articolo 20 (mobilità personale);
  •  l’impegno che l’Italia ha assunto ratificando la convenzione O.N.U. sui diritti delle persone con disabilità, con Legge 3 marzo 2009, n. 18;
  • non esiste, al momento, alcuna norma o regolamento che istituisca la figura del Disability Manager a livello nazionale e alcuni comuni hanno deciso di istituire tale figura all’interno della loro pianta organica;
  • la figura del Disability Manager si trova definita per la prima volta nel “Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana”, frutto del lavoro del tavolo tecnico istituito tra il comune di Parma ed il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali nel 2009;

 

RILEVATO CHE

 

al Disability Manager sono attribuite le funzioni e le attività utili al perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • vigilare affinché l’attività degli Uffici comunali rispetti la suddetta Convenzione O.N.U.;
  • supervisionare le politiche del territorio in maniera trasversale: accessibilità, politiche sociali, politiche per la casa, mobilità, inclusione scolastica ed inserimento lavorativo;
  • collaborare con tutte le figure istituzionali nella pianificazione delle varie progettualità;
  • assicurare ai cittadini con disabilità e all’associazionismo ed al privato sociale, un riferimento facilmente riconoscibile e agevolmente interpellabile sulle questioni della piena partecipazione e integrazione sociale, con particolare riferimento al tema del superamento delle barriere architettoniche sensoriali e culturali;
  • sostenere una più efficace ed incisiva azione di raccordo e coordinamento su questi stessi temi tra le attività programmate e realizzate da tutti i settori organizzativi della Città di Ragusa;
  • coordinare attraverso la struttura sopraindicata (Servizi Disabili), il Gruppo di Lavoro interdivisionale e il Tavolo Tecnico permanente sull’accessibilità, eventualmente ampliandone la composizione e le funzioni ove ritenuto necessario;
  • predisporre tempestivamente un Piano di Eliminazione di Barriere Architettoniche, Sensoriali e Comunicative per la città di Ragusa, secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, all’interno del quale inserire un elenco di tutte le barriere architettoniche;
  • effettuare azione di coordinamento e condivisione con i Disability Managers presenti sul territorio cittadino e nelle aziende ad esse collegate, come ad esempio l’ASP;

 

RICHIAMANDO

 

  • la discussione già iniziata in una delle ultime commissioni II di luglio 2017, da me richiesta , con all’oggetto il tema medesimo della eliminazione delle barriere architettoniche

 

DATO CHE

 

  • È necessario garantire il sostegno scolastico extra pomeridiano alle fasce d’età che sono diventate di dipendenza dei comuni (prima questo era un servizio garantito interamente dalle province ma da circa un anno non è più così); alcuni comuni come ad esempio quello di Comiso ci sono adeguati a differenza del nostro Comune;
  • serve alla nostra Città affrontare il tema della eliminazione delle barriere architettoniche e sociali. Partendo da quanto si disse ormai un anno fa nella commissione dal sottoscritto richiesta partecipate da diverse associazioni di categorie;
  • è necessario rendere i trasporti urbani pienamente accessibili con annunci vocali, elevatori per le carrozzine, e più in generale per tanto altro (ad esempio un monitoraggio sul progetto della metropolitana di superficie, che tutto venga ideato a norma… Stazioni, fermate, autovetture eccetera);
  • è necessario lavorare per realizzare semafori acustici in punti nevralgici della città per facilitare gli attraversamenti dei non vedenti ed ipovedenti che si muovono in autonomia con bastone bianco e con il cane guida;
  • è necessario realizzare una spiaggia o più spiagge/lidi accessibile, percorso sonori per non vedenti, pedana per ragazzi in carrozzina;
  • è necessario dedicarsi alla cultura accessibile, rendere pienamente fruibile il castello di donnafugata e gli altri siti di dipendenza comunale con i necessari supporti: mappe tattili, audioguide, preparazione del personale, etichettatura dei luoghi di interesse con scritte in braille
  •  è necessario formare il personale comunale ad avere a che fare con persone con disabilità visiva, banalmente sapere che una persona con disabilita visiva può firmare un documento, sapere eventualmente come accompagnarlo correttamente dentro gli uffici, come dargli indicazioni efficaci;
  • è necessario , in tema di raccolta differenziata, avere l’attenzione giusta: l’applicazione BASTAUNATTIMO non sembra essere accessibile a chi utilizza lettori di schermo: documenti scaricabili, il calendario e i modi con cui differenziare correttamente purtroppo non lo sono;
  • è necessario lavorare sui bambini, sull’educazione, fondamentale, nelle scuole di competenza comunale sui temi dell’accessibilità a 360°
  • è necessario vigilare su tutti nuovi progetti di urbanistica affinché vengano rispettate le norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche
  • Il tema della disabilità va trattato a 360°, non può essere limitato all’abbattimento delle barriere architettoniche che pure è un tema importantissimo ma più in genere deve riguardare l’inclusione sociale dei disabili e quindi deve riguardare temi come la scuola, l’inserimento lavorativo, la mobilità, lo sport, la vivibilità;
  • è necessario incentivare o sensibilizzare tutti coloro che lavorano in un esercizio commerciale o turistico a prepararsi ad accogliere in modo efficiente persone con disabilità;
  • è necessario sensibilizzare gli enti privati affinché rendano pienamente accessibili i propri servizi (ad esempio gli sportelli bancomat, sia con la sintesi vocale per non vedenti sia realizzando sportelli ad altezza giusta per chi va in carrozzina);
  • è necessario favorire attività che possano legare il mondo della disabilità con quello dello sport;
  • è necessario, per gli eventi elettorali di qualsiasi ordine, formare presidenti di seggio e scrutinatori all’accoglienza delle persone disabili, siano essi sensoriali o motori;
  • è necessario verificare che il Comune rispetti le norme sul collocamento dei disabili e che questi posti siano effettivamente occupati da chi ha una minorazione;

 

RITENUTO CHE

 

  • è necessario che il Disabily Manager non sia una figura politicizzata, ma fortemente competente, in grado di lavorare al di là delle giunte che si susseguiranno nel tempo
  • serve rafforzare il ruolo dell’Osservatorio Civico per le Disabilità,
  • è necessario un dialogo ed un confronto costante tra i due soggetti per programmare un vero e proprio piano d’azione per l’inclusione sociale
  • è necessario pensare a parchi giochi con giostre adatte ai ragazzi disabili in cui i bambini possono giocare tutti insieme;
  • è necessario, nell’ambito dello sport, e in particolare per lo sport per i disabili, organizzare eventi coinvolgendo tutte le discipline per disabili in cui però possono giocare insieme persone con minorazione e normo dotati (giocare ad esempio il calcio per non vedenti tutti da non vedenti, tirare di scherma per non vedenti ma tutti bendati…)
  • potrebbe essere opportuno inserire dentro il circuito di “A Tutto Volume” proponendo ad esempio le cosiddette lettura in penombra o letture di libri in braille effettuate da non vedenti

E chissà, la sensibilizzazione del consiglio comunale potrebbe cominciare con una bella cena al buio… Per tutti consiglieri. Si tratta di una cena in cui si sperimenta la condizione da non vedente, non so se ne hai mai sentito parlare

TUTTO CIO’ PREMESSO RITENTUO E CONSIDERATO

IMPEGNA

Il Sindaco e/o gli Assessori competenti ad individuare attraverso un avviso interno, in una figura di comprovata esperienza e competenza, mettendole a disposizione le risorse necessarie per espletare il suo ruolo compatibilmente con le risorse disponibili, la funzione del Disability Manager, le cui modalità organizzative consentano di svolgere tale funzione in modo trasversale e partecipato, affinché ogni persona con disabilità possa trovare risposta alle problematiche legate alla disabilità sia per ciò che riguarda le competenze del Comune, sia per poter riconoscere ed intraprendere eventuali azioni a livello interistituzionale, allo scopo di individuare soluzioni ed implementare politiche con l’obiettivo di superare ogni barriera architettonica, sensoriale, cognitiva e culturale nei confronti della disabilità.

Ragusa
06-08-2018
Consigliere Comunale
Mario D’Asta