Doveroso Ricordare un Uomo che Cambiato la Storia: “I have a dream” Martin Luther King. Ma “Ho un sogno anche io…” …

28 Agosto ‘63 “I have a dream”

Ricordiamo MARTIN LUTHER KING

 

«Ho un sogno, un sogno profondamente radicato nel sogno americano. Ho un sogno, che questa nazione un giorno sorgerà e vivrà il vero significato del suo credo: Riteniamo che certe verità non abbiano bisogno di dimostrazioni: che tutti gli uomini sono creati uguali… Ho un sogno, che le mie quattro bambine un giorno vivranno in una nazione dove saranno giudicate non dal colore della pelle ma dal contenuto del carattere. Ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà elevata, ogni colle e ogni monte sarà abbassato, gli spazi ruvidi saranno levigati e i luoghi distorti saranno raddrizzati, e la gloria del Signore sarà rivelata e tutti i mortali la vedranno insieme».

“I have a dream” (“Ho un sogno”) è un discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una marcia di protesta per i diritti civili. Cinquant’anni fa, 250mila persone si raccolsero a Washington nella grande manifestazione “For Jobs and Freedom” – per il lavoro e la libertà – organizzata da Philip A. Randolph, storico sindacalista militante nero e da Bayard Rusting, pacifista nero, gay, in odore di comunismo. Intervennero sindacalisti, leader religiosi, protagonisti dei movimenti, artisti. Il tutto culminò con lo storico discorso di Martin Luther King, e la sua celebre perorazione: «Ho un sogno…».

 

“Ho un sogno anche io…” …

che la nostra generazione sia capace di continuare a sognare, o meglio, di ricominicare a sognare, di ricominciare a credere che la speranza non è una parola vuota, ma che è una parola per cui vale la pena vivere, per cui vale la pena alzarsi la mattina e porsi l’obiettivo di costruirla e percorrerla, che è una parola ricca di significato e di grande fascino, di grande interesse che se da è servita per determinare i grandi momenti di cambiamento epocali,            dall’altea non può essere lasciata solo a chi ce l’ha fatta, non può essere consegnata solo alla storia. L

La speranza è futuro, è cambiamento, è impegno, è vocazione

E quindi,pensando e ripensando a Martin Luther King,non posso che pensare che le parole sogno e speranza vanno di pari passo con la parola cambiamento. Ed ecco l’ultimim passaggio: la speranza, il sogno e il cambiamento vanno costruiti

Ognuno di noi si metta in gioco, metta la propria passione e la propria competenza a disposizione del cambiamento

Abbiamo bisogno delle donne e degli uomini di buona volontà

Un sorriso, un abbraccio

e

tanti, ma  tanti vasuna!