Elezioni amministrative e PD Ragusa: imbarazzo, dispiacere, rammarico ma Adesso ri-costruiamo la speranza

Ieri sera ho vissuto con grande imbarazzo unito ad immenso dispiacere come il PD di Ragusa sia andato su una rete televisiva nazionale nella trasmissione “Il virus” sostenendo, in quei giorni di campagna elettorale che precedevano il primo turno, le ragioni di una scelta “innaturale e chiaramente forzata”, scelta che poi sarebbe stata bocciata dalla città, scelta che, io, insieme ad altre democratiche ed altri democratici (compresa l’area Renzi) avevamo criticato, proponendo altri percorsi più naturali, fisiologici e coerenti, compresa la opportunità di andare da soli.
E’ oggettivo che il PD di Ragusa, con questa sua decisione, ha contribuito in maniera determinante a consegnare la città al Movimento 5 Stelle, risultandone l’unico caso nazionale, e di questo nn se ne può nn prendere atto.
E’ di questi giorni la notizia delle dimissioni della quasi metà dei componenti della segreteria cittadina, altro atto politico da tenere in considerazione e che nn può passare inosservato
E ora il Segretario regionale Lupo verrà a Ragusa a fare cosa? A spiegarci che si “doveva fare così”? Che era una questione di equilibri regionali e provinciali?
Beh tutte queste ipotesi di ragionamento ci appaiono già aprioristicamente deboli, pretestuose e strumentali; chiaramente ascolteremo quello che avrà da dirci.
Ma siamo pronti a ribadirgli dell’ambiguità e della contraddizione della proposta che da una parte il livello regionale, e dall’altra il livello cittadino, che ricordiamo avere una sua autonomia decisionale nelle scelte(il PD non è il PDL con le scelte imposte dall’alto), hanno portato avanti avendo posto un muro tra quello che era la base nn solo e nn tanto deli iscritti, nn solo e nn tanto dei nostri elettori, ma della città tutta.
Il PD il primo partito? beh io immagino un PD al 20%, apparirò ambizioso ma quelle sn le cifre di un partito che vuole vincere e vuole conquistare con la forza delle sue idee la città; poi nn siamo il primo partito perchè le tre liste che fanno capo all’ex candidato a Sindaco, Ragusa Domani, Megafono e Territorio, superano di gran lunga il nostro PD, più che raddoppiandolo abbondantemente
Auguro a Piccitto buon lavoro, consapevole che questa vittoria è da attribuire sicuramente anche alle sue capacità e al suo progetto politico, ma registro anche anche la bocciatura di una proposta politica che ha dato più la sensazione, con le sue alleanze strane, sia al primo che al secondo turno, con dichiarazioni di amorosi intenti con forze politiche assolutamente eterogenee e lontane tra di esse, di volere lanciare un messaggio del “potere per il potere” e non del messaggio del cambiamento e del rinnovamento, messaggio che si aspettavano i Ragusani e che poi è stato individuato nel progetto-Piccitto; il PD doveva costruire un progetto politico che sapesse conquistare i ragusani e costruire una speranza, ma nn è con i sè e con i ma che si costruisce la storia
Ma nn mi dite che lo sto dicendo ora per favore! Lunedì 29 aprile esternavamo questa nostra posizione all’interno del PD e alla città tutta dichiarandolo pubblicamente!posizione minoritaria nel partito, ma maggioritaria in città
Le dimissioni del segraterio cittadino?Non le chiediamo perchè ci appare coerente che le rassegni lui, con grande serenità e con grande dignità, nel rispetto di una proposta che è stata bocciata, dal voto popolare, dal 70% dei ragusani che sn andati a votare appena 10 giorni fa.
Questa per noi nn rappresenta la “resa dei conti” ma solo un chiaro momento transitorio per prendere consapevolezza del grande errore effettuato; questa vuole essere una occasione per ridiscutere e ripartire, senza rancori e senza rabbie, ma abbiamo bisogno di farlo cambiando radicalmente questo grande progetto che è il pd ragusano. La città necessita di un PD diverso.
La partecipazione e l’entusiasmo, la responsabilità e le competenze, la colleggialità e la democrazia, il dibattito e la capacità di fare sintesi, l’azione e l’ascolto, davranno essere i nuovi pilastri da cui ripartire necessariamente, con grande celerità
Non possiamo più permetterci che il PD sia dell’ “uno piuttosto che dell’altro”, nn si può sterilizzare un dibattito pensando che ci sia uno scontro tra qualcuno; questa fase è da superare, questa fase anzi è già superata. Abbiamo bisogno di un PD che sia di tutti, che sia la casa democratica di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, che vogliono poter parlare e darsi da fare per il Bene Comune della nostra Città

PS: mi sento di ringraziare i candidati tutti del PD senza i quali nn avremmo conseguito quel risultato che ha consentito al PD la elezione di 2 consiglieri comunali e tra questi il sottoscritto! un grazie di cuore a tutti!

PS2: rimane il rammarico di un PD che, con un candidato Sindaco proprio, anche da solo…chissà se in questo momento nn fosse lui il primo cittadino capace di dare una svolta alla Nostra Città! Ma ripeto, non è con i sè e con i ma che si fa la storia!
Alla prossima