Emergenza idrica, interrogazione di D’Asta “Facciamo un’analisi su cosa non funziona”

Al presidente del Consiglio comunale

E p.c. al Sindaco di Ragusa
avv. Giuseppe Cassì

Il sottoscritto consigliere comunale dott. Mario D’Asta

CONSIDERATO CHE

-ho sempre cercato di fornire il mio contributo nell’interesse esclusivo della cittadinanza, per affrontare il tema delicato dell’erogazione idrica nella nostra città, considerata una questione di primario interesse pubblico, che sta divenendo ormai una vicenda alquanto problematica negli ultimi mesi;

-due anni fa, quando chiesi all’ente di recarmi, come pubblico ufficiale come siamo noi consiglieri comunali, presso un impianto idrico del territorio comunale, per effettuare un sopralluogo ispettivo, mi si rispose che prima bisognava concordarlo;

-stando ai dati forniti da Legambiente Italia, appena qualche giorno fa, ci troviamo molto indietro in classifica (76° posto su 105 capoluoghi di provincia), per la dispersione idrica nelle condutture;

-perdiamo quasi la metà dell’acqua (1 litro su 2) e ciò è sinceramente incomprensibile nel 2021, soprattutto per una città come Ragusa;

-allo stesso tempo risultiamo essere, come città, tra i primi posti in Italia (terza posizione) per il consumo parsimonioso dell’acqua. E questo significa che da un lato si consuma virtuosamente e, dall’altro, si perde un mare di acqua;

-dopo settimane di ricerche, ci siamo resi conto che le difficoltà principali, le criticità e gli interrogativi a cui dare risposte sono:

-l’inserimento della nuova ditta che gestisce il servizio da circa un anno che ha avuto inizialmente notevoli difficoltà a comprendere come funzionasse il sistema idrico nella sua interezza e tutto questo perché non è stato fatto un passaggio graduale delle consegne, in modo che si potesse mitigare il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione;

-quando si danneggia una pompa nell’ impianto di sollevamento, il danno arrecato si limiterebbe a pochissime ore e non giorni, come accaduto, se, come normale che sia, fosse normalmente presente (da capitolato) la seconda pompa di riserva, che al bisogno, sarebbe subito disponibile per evitare disagi all’utenza che durino purtroppo giorni, ci chiediamo se sia così;

-poco o nulla si è fatto in questi anni per ricercare nuovi pozzi e cercare di modernizzare le condutture idriche per mitigare le perdite dell’acqua;

-non conosciamo, allo stato attuale, se si porta avanti la manutenzione dei bacini di accumulo dell’acqua, come quello per esempio di San Leonardo, e se la portata dell’acqua dei pozzi, risulti essere realmente diminuita in questi anni rispetto al passato, ed a che punto sono i lavori per l’automatismo delle valvole di tutto l’impianto, chiediamo formalmente di conoscere questi importanti dati;

INTERROGA

l’Amministrazione comunale per sapere

-in che modo intenda procedere, per risolvere con solerzia, le problematiche sopra esposte;

-quali sono le modalità che intende attuare per garantire una programmazione e una pianificazione dell’intero comparto così da procedere con la necessaria tranquillità;

-come si vuole risolvere la vicenda complessiva dell’erogazione idrica, in quanto la città e i cittadini di Ragusa non vogliono ridursi e abituarsi ai camion dell’acqua come risposta al problema.

Si chiede risposta scritta urgente ed indifferibile.

dott. Mario D’Asta
Consigliere Comunale

Ragusa, lí 16 novembre 2021