Il Laboratorio di Partecipazione Politica di Cagliari, un modello da esportare

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In democrazia le elezioni stimolano la partecipazione e l’interesse dei cittadini verso la politica, ma spesso l’entusiasmo vissuto nelle campagne elettorali non riesce a trovare continuità dopo il momento del voto, a causa dell’incapacità dei partiti di trovare adeguate forme di coinvolgimento.

A Cagliari, dopo l’esaltante ubriacatura per la vittoria del sindaco Massimo Zedda, un eterogeneo gruppo di democratici ha deciso di dar vita a un laboratorio di partecipazione politica, rivolto in particolare ai giovani che sono stati i veri protagonisti di quelle storiche elezioni. Un’esperienza che ha contribuito a fondare il circolo Copernico, un modello di circolo PD aperto, dinamico e impegnato sui temi della partecipazione, dei diritti e del territorio.

Dopo il recente risultato elettorale è ancora più evidente come le strutture tradizionali dei partiti non riescano più a interpretare il bisogno di rappresentanza per la maggioranza dei cittadini e, in particolare, per una generazione che sente la responsabilità di dover trovare risposte a problemi che una classe dirigente inadeguata ha prodotto in Italia. Partendo dal senso principale della partecipazione alla vita politica del proprio Paese, o della propria città, come servizio per la comunità, con etica e moralità.

Per convogliare le energie dei cittadini in un progetto comune, che abbia come finalità il coinvolgimento attivo attraverso il confronto con esperienze positive e innovative di politica, amministrazione e impegno, nella “società civilissima“ è stato pensato il Laboratorio di Partecipazione Politica. Si tratta di un format che può essere liberamente replicato in diverse città, adattandosi alle esigenze delle realtà locali, coinvolgendo quanti sono interessati a mettersi in gioco in un percorso di crescita politica collettiva. Il Laboratorio inizia dal momento in cui si crea un gruppo staff che condivide lo spirito dell’iniziativa, si impegna nell’organizzazione in un clima di fiducia e spirito di collaborazione.

Il Laboratorio è progettato in modo partecipato. La stessa progettazione rappresenta un momento di apprendimento. Coerentemente con questo approccio, nel percorso saranno privilegiati i metodi di formazione attiva: lezioni dialogiche si alterneranno dunque a esercitazioni, momenti di riflessione anche individuale, confronti, laboratori. Saranno sperimentate tecniche e metodologie di progettazione partecipata e ci si avvarrà di strumenti di comunicazione multimediali per la creazione di un ambiente comune, culturale e didattico, connotante il centrosinistra, fatto di libri, autori, siti internet, film, buone pratiche di amministrazione, figure politiche di riferimento.

L’opportunità di una crescita e di uno sviluppo di valori e competenze, esteso a quanti parteciperanno al percorso, implica che nessuno dei relatori percepisca alcun compenso. E’ importante che tutte le persone coinvolte nel Laboratorio (organizzatori, partecipanti e ospiti) si sentano parte di un unico progetto comune in cui il valore più grande è quello di confrontarsi per crescere insieme, colmando la distanza tra chi ha più esperienza, e deve trasmetterla agli altri, e chi è pronto a riceverla. Secondo le regole dell’apprendimento collaborativo, tutti i partecipanti al laboratorio sono chiamati a svolgere un ruolo attivo, finalizzato al migliore risultato possibile comune.

Il Laboratorio si finanzia grazie alle quote di iscrizione chieste ai partecipanti e agli organizzatori, e tutte le spese, ridotte al minimo indispensabile, saranno puntualmente rendicontate e pubblicate sul sito del Laboratorio. Tra marzo e aprile si è tenuta a Cagliari la seconda edizione del laboratorio che ha trattato di comunicazione politica, diritto allo studio, merito, legalità, diritti, laicità, politiche pubbliche, partito e attivismo. Il 18 e 19 maggio, in un piccolo paese della costa occidentale della Sardegna, si terrà l’incontro conclusivo di questa edizione, occasione aperta a tutti per entrare in contatto con una di quelle “buone pratiche” che il Partito Democratico è in grado di costruire dal basso nei territori. Per avere maggiori informazioni e partecipare, è possibile inviare un’ email a [email protected].

 

http://www.ateniesi.it/il-laboratorio-di-partecipazione-politica-di-cagliari-un-modello-da-esportare/