Il Mudeco e l’aspirapolvere, D’Asta e Chiavola: “Peccato che non tutti possano comprarla”

“Siamo assolutamente consapevoli che non si sta promuovendo un’aspirapolvere. E però, proprio per questo motivo, visto che di qualcosa di diverso da un elettrodomestico si sta parlando, l’assessore Arezzo, che evidentemente non ha di questi problemi da quello che dice, dovrebbe sapere che, in questi tempi così funesti dal punto di vista economico, c’è tanta gente che l’aspirapolvere, il frigorifero o altri elettrodomestici non li può comprare e li chiede alle associazioni di volontariato. E ancora ci venite a dire perché ci si indigna a fronte di una spesa di 25.000 euro solo per le attività promozionali del Museo del costume?”.

Così i consiglieri comunali del Pd, Mario Chiavola e Mario D’Asta, in controreplica alle affermazioni dell’esponente alla Cultura della Giunta Cassì sulla vicenda delle spese esose per il nuovo sito in fase di apertura. “Ci fa piacere, intanto, che per il prossimo fine settimana – proseguono i due rappresentanti democratici – si sia registrato il tutto esaurito in termini di prenotazioni. A maggior ragione per questo motivo, visto che le proposte culturali attirano comunque attenzione, al di là delle iniziative promozionali, questa concentrazione di spese solo per delle voci specifiche che nulla hanno a che vedere con l’allestimento e le spese vive necessarie per l’apertura del Mudeco, ci lasciano molto perplessi. Continuiamo a dire che in un momento del genere, in una fase così delicata, queste somme potevano essere risparmiate e dirottate a beneficio di chi ha bisogno”.

“Ecco perché riteniamo inopportune, fuori luogo, ma soprattutto fuori tempo – aggiungono Chiavola e D’Asta – le dichiarazioni dell’assessore Arezzo che, evidentemente, non ha idea della povertà sommersa che esiste nella nostra città, di quella Ragusa che soffre, di tutte quelle persone che non ce la fanno e di cui, a quanto arguiamo, lei non sa nulla o non conosce. La brutta politica è proprio questa, cioè quella che non riconosce neanche questa fetta di città. Il Mudeco poteva benissimo essere aperto senza queste spese supplementari”.