Interrogazione con risposta orale: PEBA

Al Sig. Sindaco del Comune di Ragusa
All’Assessore ai Servizi Sociali
PC
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa

Interrogazione con risposta orale
Oggetto:
“Predisposizione e realizzazione del Piano per l’eliminazione delle barriere
architettoniche (P.E.B.A.) del Comune di Ragusa”
“Linee di indirizzo per la predisposizione e la realizzazione del Piano per
l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) del Comune di Ragusa”

Il sottoscritto consigliere comunale Mario D’Asta

Viste

le seguenti norme:

● Legge Finanziaria n. 41 del 28 febbraio 1986, art. 32 comma 20 e 21;
● Legge 9 gennaio 1989 n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e
l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;

● D.M. 14 giugno 1989 n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire
l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia
residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento e
dell’eliminazione delle barriere architettoniche”;

● L. 5 febbraio 1992 n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione,
sociale e i diritti per le persone handicappate”;

● D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione
delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici;

● D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380;

● art. 48, comma 2, artt. 49 e 107 comma 2 del D.Lgs. n. 267/2000;
per i motivi citati in premessa,

Premesso che

il 13 dicembre 2006 è stata promulgata la “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti

delle persone con disabilità” con la sottoscrizione della quale, tra l’altro, i Paesi aderenti si sono impegnati ad includere nelle loro politiche ordinarie i temi della disabilità e a riconoscere l’importanza dell’accessibilità all’ambiente fisico, sociale, economico e culturale per permettere alle persone disabili di godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali”;

con legge 3 marzo 2009 n. 18 si è provveduto alla ratifica ed esecuzione della suddetta Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e all’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; in particolare l’art. 9 della citata convenzione promuove l’adozione di misure che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità e che si applicano ad edifici, viabilità, trasporti, scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro;

il Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, adottato con Decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013, indica tra le priorità di azione – individuate a seguito di un processo di ricognizione sullo stato del dibattito in seno all’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità – la “Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità” e sollecita le istituzioni competenti ad adottare gli strumenti già individuati dalla normativa vigente tra cui i P.E.B.A.;

Il comune di Ragusa ha aderito alla “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”

Premesso inoltre che

la Legge Finanziaria n. 41 del 28 febbraio 1986, all’art. 32, comma 20, dispone che “Non possono essere approvati progetti di costruzione o ristrutturazione di opere pubbliche che non siano conformi alle disposizioni del D.P.R. 27 aprile 1978 n. 384 (abrogato e sostituito dal D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503) in materia di superamento delle barriere architettoniche”;

l’art. 32 comma 21, della citata legge dispone che “Per gli Uffici Pubblici già esistenti

non ancora adeguati alle prescrizioni del D.P.R. 27 aprile 1978 n. 384 dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge”;

la Legge 5 febbraio 1992 n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” all’articolo 24, comma 9, ha stabilito che “i piani di cui all’articolo 32, comma 21, della legge n. 41 del 1986” dovessero essere “modificati con integrazioni relative all’accessibilità degli spazi urbani, con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all’installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate”;

il comma 11 dello stesso art. 24 della L. n. 104/1992 impone l’adeguamento dei Regolamenti Edilizi Comunali alla normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e il successivo art. 26 sancisce il diritto di accesso ai mezzi di trasporto pubblico alle persone con disabilità;

il D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle

barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” all’art. 3 stabilisce che: “nell’elaborazione degli strumenti urbanistici le aree destinate a servizi pubblici sono scelte preferendo quelle che assicurano la progettazione degli edifici e spazi privi di barriere architettoniche; l’art. 4 definisce i criteri generali d’intervento relativi agli spazi pubblici e alle opere di urbanizzazione a prevalente fruizione pedonale indicando la necessità di realizzare itinerari accessibili alle persone disabili;

il D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 “Testo Unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di edilizia” stabilisce all’art. 82, commi 8 e 9, le
prescrizioni di cui ai sopra citati commi 9 e 11 dell’art. 24 della legge n. 104/1992,
relativamente all’estensione della normativa agli spazi urbani e all’adeguamento
dei Regolamenti Edilizi;
la Regione Lazio, con L.R. 4 dicembre 1989 n. 74 “Interventi per l’accessibilità ed
eliminazione barriere architettoniche negli edifici ed attrezzature di proprietà
della Regione, Province, Comuni, Comunità Montane e loro Consorzi”,
successivamente modificata dalla L.R. n. 9/2005, promuove gli interventi
destinati a consentire e migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli edifici
esistenti, pubblici e aperti al pubblico concedendo contributi per realizzare le
opere necessarie. Ai sensi dell’art. 2, comma 3, della citata L.R. n. 74/1989
nell’ambito dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche di cui al comma
21 dell’art. 32 della legge 28 febbraio 1986 n. 41, adottati dalle Amministrazioni
Comunali, sono concessi contributi anche per l’adeguamento delle opere di
urbanizzazione e degli spazi esterni di relazione al fine di realizzare percorsi
attrezzati privi di barriere architettoniche tra edifici pubblici già adeguati;
la Regione Lazio, con deliberazione di Giunta del 27 marzo 2001, n. 424 “Normativa
barriere architettoniche, verifiche ed autorizzazioni. Linee guida” ha approvato le
linee guida relative alla normativa sulle barriere architettoniche disciplinando le
“verifiche e le autorizzazioni” di progetti e attività che devono tener conto delle
norme vigenti;

CONSIDERATO CHE

il Comune di Ragusa non ha mai adottato un Piano di Eliminazione delle Barriere
Architettoniche volto all’eliminazione delle barriere architettoniche sia negli spazi
pubblici sia negli edifici di proprietà comunale, o resi funzionali quelli già
preesistenti, in conformità alla normativa vigente;
il Comune di Ragusa deve porre in essere tutte le attività preliminari e
propedeutiche all’adozione del Piano di eliminazione delle barriere
architettoniche (P.E.B.A.) in attuazione degli indirizzi e modalità definite dalla
normativa sopra citata, quale principale strumento per la pianificazione, la
programmazione e il controllo degli interventi di eliminazione delle barriere
architettoniche;

La copertura delle spese di realizzazione dei singoli interventi finanziabile attraverso
l’accesso ai Fondi Regionali può arrivare a coprire fino al 95% del totale della
spesa, con considerevole beneficio per le casse comunali.

SI CHIEDE ALL’AMMINISTRAZIONE

di costituire un gruppo di lavoro che effettui una preliminare istruttoria tecnica e
amministrativa, propedeutica all’elaborazione del Piano per l’eliminazione delle

barriere architettoniche. Tale Piano, che dovrà costituire un elemento di sintesi degli interventi di adeguamento alla normativa già eseguiti, ha tra le sue finalità le seguenti:

1. mappatura degli edifici pubblici o di uso pubblico esistenti e degli spazi urbani;
2. raccolta delle informazioni necessarie ad acquisire un quadro esaustivo delle
tematiche in tema di accessibilità degli spazi urbani e degli edifici pubblici, con
priorità degli edifici comunali;

3. individuazione delle “aree di interesse”, per stabilire gli interventi prioritari con
la collaborazione delle associazioni rappresentative delle persone con
disabilità;

4. redazione dell’elenco degli interventi e della relativa stima economica, ed
individuazione delle priorità ai fini del successivo inserimento delle opere nella
programmazione dei lavori pubblici;

5. redazione su supporto cartografico informativo collegato ad uno schedario
con immagini per agevolare l’attuazione ed il monitoraggio del Piano, quali
principali strumenti individuati per l’aggiornamento del Piano medesimo, ed il
controllo dell’effettuazione degli interventi programmati.

di provvedere affinché il P.E.B.A. tenga conto delle diverse pianificazioni, anche in
tema di mobilità, adottate dall’Amministrazione, nonché integrarsi con gli altri
strumenti urbanistici e con il Regolamento edilizio.
di procedere alla realizzazione del Piano affinché sia dotato delle seguenti principali

caratteristiche:

1. scaturire da un percorso partecipato con le Associazioni rappresentanti le
persone con disabilità;

2. scaturire da un percorso partecipato con l’Osservatorio Civico sulle barriere architettoniche

3. favorire l’accessibilità degli spazi ed edifici pubblici, favorendo l’integrazione
sociale, la sicurezza, la qualità di vita e la mobilità di tutti i cittadini;

4. permettere di conoscere il grado di accessibilità e fruibilità della città e del
patrimonio immobiliare attraverso la consultazione di apposito materiale
informativo, sia on-line sul sito del Comune, sia mediante l’uso di applicazioni
su dispositivi mobili.

Ritenuto che

per la predisposizione del P.E.B.A. si rende necessaria la costituzione di un apposito
Gruppo di Lavoro interdipartimentale per verificare ed approfondire i vari aspetti
tecnici, giuridici, amministrativi e finanziari, con il contributo delle diverse
componenti specialistiche, nonché individuare con tutti i Dipartimenti coinvolti il
percorso operativo per la realizzazione dell’obiettivo;
Il lavoro istruttorio per la redazione del Piano debba essere coordinato dall’Area di
Attività Manutenzione e Ambiente in collaborazione con l’Area di Attività Lavori
Pubblici che curerà, tra gli altri adempimenti, l’individuazione e la
programmazione degli interventi prioritari, a seguito del monitoraggio eseguito da
parte degli Uffici coinvolti;

si rende altresì necessario assicurare la partecipazione attiva all’elaborazione del
Piano, sia delle associazioni rappresentanti le persone con disabilità sia dell’Area
di Attività delle Politiche Sociali;

CHIEDE

all’Assessore:
1. di approvare le linee di indirizzo di cui in premessa, in ordine alla
predisposizione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche
(P.E.B.A.) di Ragusa, che dovrà essere dotato delle seguenti principali

caratteristiche:

a. essere un documento che derivi da un percorso partecipato con le Associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità;

b. essere un Piano strategico per favorire l’accessibilità degli spazi ed
edifici pubblici, favorendo l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità
di vita e la mobilità di tutti i cittadini;

c. essere un Piano che permetta di conoscere il grado di accessibilità e
fruibilità della città e del proprio patrimonio immobiliare, sia in modalità
online sul sito del Comune di Ragusa, che mediante l’utilizzo di
applicazioni su dispositivi mobili;

2. di dare mandato all’Area di Attività Manutenzione e Ambiente affinché, in
collaborazione con l’Area di Attività Lavori Pubblici, venga costituito con
apposito provvedimento un Gruppo di Lavoro Interdipartimentale coordinato
dall’Area medesima, che svolgerà la propria attività con il contributo delle
strutture territoriali.

Ragusa 19.01.2019
Consigliere Comunale