Affidamento realizzazione anagrafe catastale. Un salasso vergogno, nella sua applicazione, per i Ragusani

Interrogazione con risposta scritta. Problematiche in riferimento al contratto per l’affidamento della realizzazione di una anagrafe immobiliare, catastale, tributaria e territoriale per la gestione del territorio, la gestione dell’idrico e l’incremento delle entrate ordinarie (ici, tarsu ed idrico) del comune di Ragusa

Al Sindaco di Ragusa
All’Assessore alle Risorse economiche e patrimoniali

P.C.
Al Dirigente del Settore primo
Al Segretario generale
Al Presidente del C.C.

Il sottoscritto consigliere comunale  Mario D’Asta

Visto e letto il contratto di cui all’oggetto stipulato tra il Comune di Ragusa e l’impresa Lamco s.r.l. il 26 marzo del 2014 e visto anche l’appendice al contratto del 9 gennaio 2015  si riscontra che, dalla data di stipula del contratto tra l’associazione temporanea formata dalla Lamco s.r.l. nella qualità di mandataria, l’AGS Italia come mandante e l’AIPA S.p.a. come mandante, nei mesi successivi risulta modificata la composizione delle associazioni. E, nello specifico, al posto dell’Aipa, sembra essere subentrata la Mazal Global Solutio, in ultimo sembra che si sia inserita un’altra associazione. Si chiede di sapere se questo ultimo passaggio è vero e se si si chiede di conoscere il nome;  il sottoscritto firmatario, a tal proposito, in premessa chiede in quale data e con quale atto deliberativo è stata operata la sostituzione.

Dato che presso il dipartimento delle Finanze, all’albo dei soggetti abilitati, risulta che l’AIPA e la Mazal sono state cancellate dall’albo stesso nella seduta del 13 maggio 2016, così come dal documento MEF Dipartimento delle Finanze (Cancellazione pubblicata il 27 giugno 2016) e che le stesse imprese hanno presentato richiesta di ammissione alle procedure di amministrazione ai sensi dell’art.3 del D.L 40 del 2010, richiesta a tutt’oggi senza riscontro;

 

Dato che uno dei presupposti fondamentali per potere svolgere tale tipo di attività sia l’iscrizione all’albo in qualità di soggetto abilitato alla riscossione dei tributi, iscrizione che non si riscontra nella società mandataria, per cui,a parere dello scrivente  si potrebbe evincere l’immediata risoluzione del presente contratto e il risarcimento dei danni perpetrato nei confronti dell’Amministrazione Comunale;

Dato che fatti successi negli ultimi tre anni, a Marina di Ragusa, in città ma anche e non sol(vedi zona artigianale industriale della città), hanno suscitato notevole clamore nell’opinione pubblica e denuncie riportate sui quotidiani locali e non risulta che la precedente amministrazione abbia preso pubblica posizione  e sia intervenuta direttamente per accertare quanto accaduto, per cui si intende che la sua azione sia stata lacunosa, insufficiente e priva di vigilanza a tal punto da poter ipotizzare che detto nominativo non sia idoneo allo svolgimento dell’incarico, oggetto del presente affidamento;

Esaminata inoltre la delibera G.M. n. 133 dell’ 11 marzo 2016 avente per oggetto “Autorizzazioni allo svolgimento delle attività di supporto alla riscossione” alla Ati Lamco entro i limiti del quinto d’obbligo e quindi un nuovo esborso da parte del comune non contemplato dal contratto originario che prevedeva che alcune attività della LAmco potevano essere espletate da Enti già in convenzione col Comune;

Dato che in questa fase si evidenzia, altresì,  il modus operandi del personale impiegato , non adeguatamente formato, nei confronti dei cittadini ragusani con atteggiamenti arroganti, spavaldi, che spesso hanno portato gli stessi  cittadini a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine creando, senza dubbio alcuno, irritazione, confusione, comportamenti al limite della violazione della privacy con il risultato di una complessiva poca correttezza nei confronti dell’utenza;

Dato che questa operazione Lamco si è tradotta come l’ennesimo colpo sferrato alla nostra economia locale che già di per sé è stata martoriata da scelte di politica tributaria  che vede continuamente i nostri artigiani, i nostri imprenditori, i nostri agricoltori, le nostre famiglie vessate dalla precedente amministrazione;

Peraltro non si evince chiaramente dal contratto di affidamento (art 5 del corrispettivo) se il corrispettivo da versare alla ditta affidataria si riferisce all’accertato definitivo o all’effettivo introito (incasso) da parte del Comune;

Premesso che se non si avranno risposte immediate, esaustive e chiarificatrici si interesserà prontamente della delicata questione impositiva organismo preposti a fare chiarezza, in modo che si possa fare piena luce di quanto è accaduto e continua ad accedere  in città perché non sono più tollerabili comportamenti arbitrari, unilaterali, poco chiari e ai limiti della legalità;

Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato

 

CHIEDE

– se e quando è stato nominato il coordinatore del gruppo intersettoriale così come secondo l’art 3 del capitolato;

– in quale data e con quale atto deliberativo è stata operata la sostituzione; ci si riferisce, nello specifico, che, al posto dell’Aipa, sembra essere subentrata la Mazal Global Solution;

– di conoscere altresì se e quando è stato nominato il responsabile di progetto che, secondo il punto b dell’art 8 del capitolato,
– di sapere se, ad oggi, ogni impresa facente parte dell’associazione di impresa svolge l’attività che gli compete così come riportato ai comma  a,b,c dell’art 2 del capitolato;

 

– che intenzione ha l’attuale amministrazione per porre freno a questo ulteriore salasso per i contribuenti  della nostra città.

 

Ragusa 01/11/2018

Mario D’Asta