Attivazione e sostegno all’Educativa domiciliare

Al Presidente del C.C

Al Segretario Generale

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: Attivazione e sostegno all’Educativa domiciliare

I consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola

Considerato che

Il Servizio di sostegno Educativo Domiciliare è assegnato su proposta del servizio sociale o su prescrizione dell’autorità giudiziaria e punta a prevenire l’istituzionalizzazione e a ridurre le situazioni di sofferenza e disagio psico-sociale di minori residenti nel comune di Ragusa.

Figura fondamentale, promotrice del cambiamento, è l’educatore che rappresenta la figura adulta significativa, capace di stimolare il minore alla riflessione e alla conoscenza di  sé, promuovendone l’integrazione sociale e agevolando la partecipazione dello stesso alle attività sportive e ricreative, nei diversi luoghi di aggregazione che il territorio offre (Centri ricreativi, sportivi, di aggregazione).

Inoltre, lo sostiene nelle attività didattiche in orario extra scolastico, per favorirne il recupero.

All’interno della famiglia l’educatore deve “gestire” il rapporto quotidiano con essa, svolgendo la funzione di “osservatore partecipante” perché è una figura esterna che entra in un ambiente domestico e coglie le risorse e i sistemi comunicativi per rinforzarli, contrattarli o contenerli. Diventa, in questo senso, il tutore delle capacità di “resilienza” all’interno di sistemi familiari complessi e fragili. Questo ruolo costituisce un aspetto delicato del lavoro perché comporta, da parte dell’operatore, un continuo aggiustamento che permetta di rispettare l’intimità familiare, e nello stesso tempo non faccia scattare meccanismi d’invischiamento, con il rischio di frustrazione ed impotenza e richiesta di allontanamento dalla situazione familiare oppure espulsione da parte dello stesso nucleo parentale.

I principali obiettivi del servizio sono:

– Intervenire nel contesto familiare e nell’ambiente di vita del minore per individuare      e analizzare i disagi e le problematiche manifeste e latenti;

 – Sostenere la famiglia nel proprio ruolo educativo in situazioni di temporanea o strutturata difficoltà psicologica e socio-economica;

– Sostenere e promuovere processi di socializzazione del minore nel rapporto con il gruppo dei pari;

– Contrastare l’isolamento sociale dei nuclei familiari in difficoltà.

Per ciascun minore viene predisposto un progetto educativo individuale.

L’interruzione di tale servizio determina:

  • La mancata ottemperanza ai dispositivi degli organi giudiziari che non rende possibile, a tal punto, il costante monitoraggio di quei nuclei familiari maggiormente a rischio, con eventuale conseguente allontanamento dei minori dalla famiglia stessa;
  • L’arresto immediato delle attività di doposcuola in un periodo determinante per la chiusura dell’anno scolastico;
  • L’interruzione delle attività ludico-ricreative, pensate per favorire l’inserimento dei minori nel gruppo dei pari e per promuovere l’interiorizzazione delle norme sociali;
  • La rottura della rete dei servizi che gravitano attorno al nucleo familiare, come: Asp, equipe scolastiche, servizi sociali, consultori familiari, CSR, Raggio di Sole, Piccolo Principe, etc…

Dato che

-La scadenza naturale del servizio era il 31 Ottobre 2016, ma prorogato dal giorno successivo fino al 15 Marzo c.a.; dopodichè il comune, in attesa  della preparazione del nuovo bando di gara, ha attuato una procedura negoziata, (per tre mesi),garantendo lo stesso personale, ma con una notevole riduzione di ore e pertanto di qualità. I plichi dovevano essere aperti il 18 maggio. Dopo parecchie sollecitazioni, in data 06 Giugno c.a. ( dopo quasi un mese), sono stati aperti i plichi. La coop.soc. “Agape” è risultata l’aggiudicataria della procedura, con un ribasso anomalo  tale da decidere di fare i dovuti accertamenti. Fino a qualche giorno fa prima del nostro intervento pubblico-mediatico e poi in Consiglio Comunale , avvenuto mercoledi 13 settembre 2017-09-18.

 Fino a quel giorno non si avevano notizie. Anzi le stesse risultavano discordanti tra loro. Sembra che il mancato avvio del servizio  dipendesse dalla difficoltà di sostituire la figura professionale competente del comune (in quanto in malattia) a verificare l’irregolarità o meno del ribasso.

-le figure professionali sono 12, senza lavoro e le famiglie beneficiarie del servizio sono 32 e i bambini sono decine e decine. Un danno agli operatori, ma un danno alla città e alle fasce meno abbienti.

– Dopo il nostro intervento è stata sbloccata la procedura negoziata seppur con una riduzione di ore e di qualità del servizio ed è stato sbloccato l’iter del bando per un anno e mezzo da oltre 250.000 euro;

-c’è già una richiesta di accesso agli atti sui giustificativi circa il ribasso a giugno per l’aggiudicazione da parte della coop aggiudicataria;

– che troppi sono stati i mesi, circa 6, per attivare la procedura negoziata;

– la procedura negoziata è caartterizzata da un ammontare complessivo inferiore di ore per le operatrici, causando pertanto un servizio meno efficiente oltre che uno stipendio più basso per gli operatori

-Venuti a conoscenza, durante un incontro con l’Assessore, a margine del Consiglio Comunale che anche per il bando c’è la possibilità di riduzione delle ore per gli operatori per problemi di depauperamento finanziario,

– i fondi per feste e spettacoli sono stati reperiti;

– – La scadenza naturale del progetto è stata il 31 Ottobre 2016, prorogato dal giorno successivo, fino al 15 Marzo, lasso di tempo che sarebbe servito, da parte del comune, per preparare il nuovo bando di gara. Una settimana circa dalla scadenza della proroga, ci viene comunicato (forse erroneamente) che sarebbe stata fatta un’ altra proroga, invece, tre giorni prima dalla scadenza, ci viene ulteriormente comunicato che il 15 Marzo, si sarebbe interrotto il servizio.(Riflessione della sottoscritta e non solo:  una comunicazione del genere…a due giorni dalla scadenza, è disarmante , perché non si ha  più il tempo materiale per tutelarsi)

– scaduta la proroga , il 15 Marzo, il comune manifestava di fare un affidamento diretto alla Cooperativa ma con una notevole riduzione di ore (Da 93 ore mensili a 67 e gli osa ancora meno). Cooperativa che sollevava dubbi in merito al tipo di affidamento, in quanto per legge, l’affidamento diretto si fa alle medesime condizioni, quindi mantenendo le stesse ore. La cooperativa invece chiedeva al comune come distribuire le ore da loro assegnate, considerando che su  32 nuclei familiari, circa 11 o più sono seguiti dal T.M. di Catania.

-il 18 Maggio era la scadenza della procedura negoziata, cioè le cooperative che erano state invitate a farne parte, il 18 Maggio, si dovevano consegnare le buste, ognuno con il proprio ribasso. Pertanto ci si aspettava che entro massimo una settimana si sarebbero aperti i plichi, ma invece passava un  altro mese, esattamente dopo diverse sollecitazioni in tal senso veniva  indicata la data del 6 Giugno alle ore 9.00 per l’apertura dei plichi.

-La scadenza naturale del servizio era il 31 Ottobre 2016, ma prorogato dal giorno successivo fino al 15 Marzo c.a.; dopodichè il comune, in attesa  della preparazione del nuovo bando di gara, ha attuato una procedura negoziata, (per tre mesi),garantendo lo stesso personale, ma con una notevole riduzione di ore e pertanto di qualità. I plichi dovevano essere aperti il 18 maggio. Dopo parecchie sollecitazioni, in data 06 Giugno c.a. ( dopo quasi un mese), sono stati aperti i plichi. La coop.soc. “Agape” è risultata l’aggiudicataria della procedura, con un ribasso anomalo  tale da decidere di fare i dovuti accertamenti. Fino a qualche giorno fa prima del nostro intervento pubblico-mediatico e poi in Consiglio Comunale , avvenuto mercoledi 13 settembre 2017-09-18.

IMPEGNANO L’AMMINISTRAZIONE E METTONO AI VOTI

-che sia fatto tutto il possibile per trovare i fondi necessari per un servizio essenziale con quello della Educativa domiciliare;

-è necessario salvaguardare i livelli occupazionali per i lavoratori, sia intermini di ore professionali e quindi di salario, sia per l’efficienza complessiva del servizio per l’utenza

 

 

Ragusa 02.10. 2017

 

Mario D’Asta

Mario Chiavola