AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA
AL SINDACO DI RAGUSA
Mozione: Politiche di contrasto alla produzione, diffusione e vendita di articoli, gadget, immagini, linee commerciali e brand inneggianti alle mafie.
CONSIDERATO CHE:
– alcuni casi recenti dimostrano come per le mafie i simboli siano importanti per affermare il proprio potere ed ostentare la propria esistenza, nonché a rafforzare il proprio consenso sociale nelle comunità europee;
– in varie parti d’Europa, purtroppo, attività commerciali, prodotti e gadget si rifanno a simboli che inneggiano alle mafie che, dunque, risultano essere sempre più il brand dell’Italia nel mondo;
– ciò, però, non dovrebbe accadere a cominciare dalla nostra città e dalla nostra regione;
– concluso questo periodo pandemico, quando i turisti cominceranno a tornare in maniera regolare nei nostri territori, sarebbe opportuno arrestare questo fenomeno che, per quanto simbolico, diventa importante;
– non possono essere questi i souvenir che proponiamo ai turisti per ricordare le nostre comunità;
– occorre con forza e determinazione dire NO alle mafie come brand dell’Italia e della nostra regione nel mondo;
– ancora più grande è l’indifferenza diffusa e l’incomprensione che tali piccoli comportamenti non siano innocui ma alzino ogni giorno l’asticella dell’assuefazione all’illegalità anche tra i giovani;
– risulta inaccettabile l’immagine della nostra terra diffusa nel mondo legata alla mafia piuttosto che alla cultura, alle bellezze naturali, alla storia, all’arte;
VISTO CHE:
– tutto questo si trasforma in un’offesa alle famiglie delle vittime di mafie, ai magistrati, alle forze dell’ordine, alle associazioni che giornalmente sono impegnate a contrastarle oltre che strumento per la diffusione della cultura dell’illegalità oltre che a tutti cittadini;
SI CHIEDE
di avviare ogni concreta e necessaria azione volta ad avviare un percorso virtuoso teso a stimolare anche nei confronti del governo regionale e nazionale l’approvazione di norme specifiche che blocchino la produzione, la diffusione, la vendita dei suddetti gadget, immagini ma anche “linee commerciali”, brand, quali catene di ristorazione e/o simili o altro che richiami o inneggi, in qualunque modo e forma, alla mafia e alla criminalità in genere.
I Consiglieri proponenti