Pensioni d’oro? Riporre il tema dell’equità, dell’uguaglianza e della re-distribuzione della ricchezza

Una piccola-grande riflessione figlia delle ingiustizie dell’oggi

Da una parte cifre indecenti ed incomprensibili come gli oltre 90.000 euro mensili delle Pensioni D’Oro: più di tre volte superiori al reddito medio annuale di una famiglia che sta ben al di sotto dei 30mila euro, per non parlare delle centinaia di migliaia di famiglie sotto la soglia della povertà che altro che pensione, non hanno neanche uno stipendio.
Diritti legittimi e necessari? No! Privilegi ingiustamente acquisiti e perpetuamente mantenuti
Dall’altra tantissimi esodati che, a causa della riforma Fornero, hanno dovuto rinviare di diversi anni il loro pensionamento.
Bisogna ripartire da questi problemi di in-giustizia, da questi problemi di conservazione dei privilegi, abbattendoli subito, eliminandoli rapidamente, Adesso!
Bisogna ripartire dalla re-distribuzione della ricchezza e rimettere al centro dell’agenda il tema dell’equità e dell’uguaglianza

Ma attenzione: l’occuparsi di tutti, di chi non ce la fa, l’attenzione al welfare e all’uguaglianza non puo’ trasformarsi in egualitarismo.

Noi dobbiamo mettere tutti allo stesso punto di partenza, poi sarà il merito e la capacità a prevalere.