BOLLETTE IDRICHE: CALABRESE (CON LAURETTA E FRANCONE) CONTROREPLICA ALL’ASSESSORE MARTORANA: “RISCHIA DI ESSERE RICORDATO COME IL DRACULA CHE HA DISSANGUATO I RAGUSANI”

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“Nella sua replica al nostro comunicato sulle bollette idriche, l’assessore Stefano Martorana, nella foga di fare prevalere il proprio punto di vista, afferma di avere determinato con la sua politica e quella del sindaco un aumento della spesa corrente per quasi 18 milioni di euro (noi diciamo 20, ma poco importa), quasi fosse un elemento di vanto di questa amministrazione. Tutto questo ci lascia basiti e conferma, qualora ve ne fosse di ulteriore bisogno, la totale irresponsabilità nella gestione dei soldi dei cittadini da parte di questo assessore”. La controreplica arriva dal portavoce del direttorio Peppe Calabrese, con i segretari dei due circoli “Pippo Tumino” e “Rinascita Democratica”, rispettivamente Gianni Lauretta e Tony Francone, secondo cui tale modo di amministrare e di gestire la cosa pubblica non può essere condivisa. “Martorana – proseguono gli esponenti democratici – accusa noi del Pd di avere postato in bilancio, negli anni passati, somme prive di una corrispondenza nelle bollette idriche, ovvero prive, come lo stesso Martorana asserisce, di ogni titolo giuridico idoneo. Vorremmo ricordare all’assessore che noi del Pd non eravamo al governo della città e quindi questi riferimenti sono privi di fondamento. Inoltre, il nostro ruolo è stato e sarà sempre quello di difendere i cittadini dalle vessazioni e non ci pare che la rivoluzione grillina stia facendo questo”.

“Vogliamo inoltre ricordare – aggiungono – che il Pd non ha mai votato bilanci alla precedente amministrazione; a questo punto viene da chiedersi: se questa amministrazione ha riscontrato delle irregolarità perché non le ha evidenziate e denunciate in modo circostanziato alle autorità competenti? Giudichiamo vergognoso aumentare le tasse locali a fronte di un introito di oltre 45 milioni di euro di royalties in due anni. Sono i soldi che incassiamo dalle estrazioni petrolifere del nostro territorio, anche se ancora oggi dovremmo capire che fine hanno fatto, in quale modo sono stati utilizzati. Questa amministrazione accusa chi l’ha preceduta di avere prestato poca attenzione all’evasione in materia di tributi locali. Non entriamo nel merito di tale affermazione. Potrebbe anche essere vero, ma certamente non si combatte l’evasione facendo pagare anticipatamente l’acqua ancora da consumare. Questa non è lotta all’evasione, bensì è un modo per vessare i cittadini e fare solo cassa. Si combatta l’evasione e non si faccia pagare in anticipo un consumo ancora da effettuare. Assessore Martorana, non c’è norma che tenga. Invece di gravare ancora sui cittadini, faccia prevalere il buon senso altrimenti rischia di essere ricordato come il Dracula che ha dissanguato i ragusani. Vorremmo chiedere all’assessore: non le viene il dubbio che, magari, i cittadini hanno difficoltà a pagare il dovuto alla luce di una crisi che non dà tregua? Come se non bastasse, Martorana ha l’arroganza di affermare che la misura è colma e che dopo anni di disinteresse e leggerezza l’attuale amministrazione starebbe mettendo ordine. Quale sarebbe, ci chiediamo noi del Pd, l’ordine? Reprimere, imporre, asfissiare le famiglie a pagare tanto e a ogni costo? Addirittura chiedendo il consumo anticipato? Alla prossima tornata elettorale chieda il consenso alla “cittadinanza attiva”, solo così si potrà capire se i cittadini hanno gradito il suo operato. Bando alle polemiche, l’assessore è tenuto a dare queste risposte. Non lo chiede solo il Pd ma la città intera”.

 

 

 

 

Peppe Calabrese

Portavoce direttorio

Gianni Lauretta

segretario circolo Pippo Tumino

Tony Francone

segretario circolo “Rinascita Democratica”

Pd Ragusa

27 novembre 2015