IL CONSIGLIERE COMUNALE D’ASTA ANNUNCIA: “RECUPERATO QUASI DEL TUTTO LO SCIPPO RELATIVO AI MALATI ONCOLOGICI. MA RAGUSA RESTA UNA CITTA’ IN GINOCCHIO. NON MISTIFICHIAMO LA REALTA’. LE PAROLE CAMBIAMENTO E RIVOLUZIONE SONO RIMASTE NEL PROGRAMMA ELETTORALE DELL’AMMINISTRAZIONE GRILLINA”

 

 “E’ stato recuperato, quasi del tutto, lo scippo sul servizio relativo ai malati oncologici”. E’ quanto annuncia il consigliere comunale del Pd, Mario D’Asta, evidenziando come l’Amministrazione grillina abbia compiuto un passo indietro sulla delicata questione. “Grazie al Pd e alle opposizioni con cui, prima in Consiglio comunale e poi tra l’opinione pubblica, abbiamo sollevato la questione – dice ancora D’Asta – lo scippo di 20.000 euro, consumatosi, durante le variazioni di bilancio, ai danni del servizio in questione,  è rientrato. Sono stati riappostati 15mila euro sui 20mila che prima erano stati tolti. Da una parte siamo soddisfatti ma, certo, rimane il rammarico per lo smantellamento silenzioso e strisciante che questa città sta subendo in quasi tutti i suoi servizi. Non c’è slancio economico, i servizi sono carenti, le povertà in aumento. Tutto questo grazie a manovre finanziarie ed economiche, per non dire fiscali e/o tributarie (aumento delle tasse pari a 10 milioni di euro nel bilancio di previsione 2013, aumento di 11,5 milioni nel bilancio di previsione 2014 per un ammontare di quasi 22 milioni di euro in poco meno di 8 mesi, mentre si ha poi il coraggio di dire che la Tasi è uguale a zero), che stanno portando al collasso una città intera. E, ancora, sul Piano regolatore è tutto fermo, il Piano particolareggiato non si sa più che fine abbia fatto. I 14 milioni di euro provenienti dalle royalties sono stati utilizzati per rimpolpare il bilancio e non per investire sull’ambiente e sulla occupazione; con quei soldi si poteva rivoluzionare una città. Le politiche per i giovani sono del tutto assenti. Abbiamo soltanto appurato che le più importanti manovre di bilancio risultano caratterizzate dall’assenza di una linea programmatica, dall’assenza di una impostazione ideale rispetto a cui una buona politica dovrebbe caratterizzarsi. Per questo abbiamo giudicato le politiche di questa Amministrazione e le manovre conseguenti “amorfe, anonime, senza anima e coraggio, financo ragionieristiche, tecnocratiche quasi da burocrati”. Non c’è visione e programmazione. E ormai sono passati quasi 18 mesi. La città di Ragusa non può giustificare una totale assenza di risposte concrete. Noi, in Consiglio, come Pd, le proposte le facciamo. Non mistifichiamo la realtà, le parole cambiamento e rivoluzione, utilizzate dai grillini, sono rimaste nel programma elettorale. Ecco perché, a questo punto, chiediamo discontinuità”.

 

Mario D’Asta

Consigliere comunale

Pd Ragusa

3 dicembre 2014