Il grido di allarme del Vescovo di Ragusa: “In questo momento, parlare solo di disagio è molto riduttivo”

Ragusa

29 settembre, 2013 – 17:07 – Letto 565 volte Pubblicato da Commenti 0

“In questo momento particolare, parlare solo di disagio è molto riduttivo. Perché in realtà la situazione è veramente drammatica. Anche perché ci stiamo scontrando non solo con le nuove povertà, ma anche con le vecchie che stanno tornando con una aggressività straordinaria”. E’ arrivato dal vescovo della diocesi di Ragusa, monsignor Paolo Urso, il forte grido d’allarme sullo stato di salute della popolazione iblea. Parole pesanti come macigni quelle del vescovo di Ragusa. “La strada che bisogna seguire è la strada di una solidarietà a tutta prova, di una solidarietà concreta, superando chiusure e mentalità meschine, perché è realmente in gioco l’uomo e la sua dignità”. Una considerazione forte che fa il paio con quanto dichiarato dal presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico.  “Se la nave si trova in un mare in tempesta, non possiamo mollare il timone. Dobbiamo provare, ancora, a governarla”. Grido lanciato in occasione del settimo seminario di formazione per dirigenti Acli, tenutosi questa mattina a Ragusa, sul tema “Disagio e nuove povertà nell’era della globalizzazione: considerazioni e percorsi di partecipazione sociale”. L’occasione di questa mattina è stata utile anche per la prima presentazione ufficiale del neo presidente provinciale delle Acli, Simona Licitra, eletta ieri pomeriggio in seno al Consiglio provinciale. Assieme a lei anche i componenti della presidenza: Antonella Occhipinti, vicepresidente vicario; Salvatore Benvisto, vicepresidente; Carmen Cascone, segretario organizzativo; Fabiola Tidona; Alberto Scarso; Rosario Cavallo. “Abbiamo voluto dare un segnale di cambiamento pur rispettando il percorso di continuità – ha affermato Licitra – di quella che è stata e vuole proseguire ad essere una squadra meravigliosa per competenza e professionalità. Sono onorata dal potere ricoprire un simile prestigioso incarico e onorata di avere iniziato la mia esperienza al cospetto del presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico. Di cui ho apprezzato molto le linee guida fornite per quanto riguarda il richiamo alla sobrietà e alla necessità di porre sul tappeto in primo luogo la questione del lavoro e del welfare. Sono temi fondamentali affinché la famiglia possa rimanere sempre al centro”.