CASO UNIVERSITA’, IL VICESEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD D’ASTA: “IL COMMISSARIO FLORENO, ANCHE A DECISIONE PRESA, CONVOCHI UN TAVOLO CON TUTTI GLI ATTORI INTERESSATI E MOTIVI LE SUE DETERMINAZIONI. SOLO COSI’ IL TERRITORIO SARA’ COINVOLTO”

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CASO UNIVERSITA’, IL VICESEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD D’ASTA: “IL COMMISSARIO FLORENO, ANCHE A DECISIONE PRESA, CONVOCHI UN TAVOLO CON TUTTI GLI ATTORI INTERESSATI E MOTIVI LE SUE DETERMINAZIONI. SOLO COSI’ IL TERRITORIO SARA’ COINVOLTO”

 

“Non ci convincono le spiegazioni fornite dal commissario del Libero consorzio comunale di Ragusa, già Provincia regionale, Carmela Floreno. E non ci convincono per un semplice motivo. L’amministratore dell’ente dice di avere detto a tutti, a destra e a manca, che la situazione di cassa non era delle più floride, come sappiamo, e comunque insostenibile per la gestione del Consorzio universitario. Però ci saremmo aspettati quantomeno la convocazione di un tavolo istituzionale, con tutte le parti in causa, per manifestare in maniera formale questo malessere. Cosa che, invece, per quanto ci risulta, non è accaduto”. E’ il vicesegretario provinciale del Partito Democratico, Mario D’Asta, a denunciarlo mettendo in luce la contraddittorietà dell’atteggiamento utilizzato dal commissario straordinario del Libero consorzio comunale. “Il 24 marzo scorso la Floreno ci fa sapere – aggiunge D’Asta – di avere concordato, con il sindaco di Ragusa, una modifica allo statuto del Consorzio universitario ibleo per adeguarlo alle esigenze della spending review. Qualche giorno prima, addirittura, la stessa aveva bacchettato i sindacati per non avere presentato un piano occupazionale dell’ente consortile facendo seguito alle richieste provenienti dalle stesse organizzazioni dei lavoratori. Un mese e mezzo dopo, la stessa Floreno comunica che getta la spugna. C’è qualcosa che non quadra e che non è assolutamente lineare. Ribadisco: le giustificazioni addotte dal commissario non possono essere ritenute sostenibili perché se avesse convocato un vertice con all’ordine del giorno il ventilato disimpegno dell’ex Provincia dal Consorzio ritengo che tutti gli attori a vario titolo interessati si sarebbero fatti vivi, seduti attorno al tavolo, decidendo, tutti assieme, quale la migliore strada da concertare per evitare il peggio. Invece, la Floreno, per sua stessa ammissione, spiega di essersi rivolta una volta a quel deputato, un’altra a quel rappresentante istituzionale, in ulteriori occasioni ancora alle organizzazioni sindacali, senza mai avere di fronte il quadro complessivo degli interlocutori. E poi, autonomamente, ha deciso di sganciarsi”. D’Asta aggiunge: “E non vale neppure la rassicurazione secondo cui per quest’anno accademico le risorse finanziarie sono garantite. Qui il percorso che occorre predisporre deve essere a media scadenza. Altrimenti tutti gli sforzi fatti saranno vanificati. Ecco perché invito il commissario Floreno, anche a decisione presa (ma nulla è immutabile), a convocare un tavolo aperto a tutti in cui possa esternare le ragioni del suo malessere e ascoltare quale sarà il feedback. Soltanto dopo, la sua decisione potrà essere realmente motivata e accolta dal territorio. Capisco, altresì, che la Floreno è un commissario straordinario e non legittimata dal voto popolare. Ma qui si parla delle risorse del nostro territorio. E non possiamo permettere a nessuno di liquidare certe questioni a cuor leggero. Se la decisione sarà inevitabile, allora va bene. Altrimenti, bisognerà rivedere tutto”.

 

 

Mario D’Asta

Vicesegretario provinciale

Partito Democratico

Ragusa – 5 maggio 2014

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