IL MUOS E LA DECISIONE DEL TAR, D’ASTA: “FINALMENTE UN PRIMO RISULTATO DA UNA LOTTA PORTATA AVANTI DA TEMPO IN CUI L’ASPETTO ESSENZIALE DA FARE VALERE E’ IL PRINCIPIO DI CAUTELA”

 

“Il Muos di Niscemi è pericoloso per la salute dei cittadini. La conferma arrivata dai giudici del Tar di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi ci fa tirare un grosso sospiro di sollievo. Anche perché conferma quanto diciamo da sempre rispetto ad una grave problematica che andrà ad incidere anche sul territorio ibleo. Non ho cambiato idea e ho aderito da sempre a diverse manifestazioni a Niscemi”. Lo chiarisce il consigliere comunale del Partito Democratico di Ragusa, Mario D’Asta, sottolineando che la battaglia per evitare la realizzazione del sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare statunitense che sorge in contrada Ulmo, in provincia di Caltanissetta, non è mai cessata e che, anche se ci sono state fasi portate avanti sottotraccia, ora che è arrivata la decisione del Tribunale amministrativo regionale non si potrà fare finta di niente. “I giudici – continua D’Asta – sono stati molto accorti nel segnalare che lo studio dell’Istituto superiore di sanità, lo stesso che aveva invogliato il Governo Crocetta a rimuovere le procedure ostative che bloccavano fino a quel momento la realizzazione del Muos, costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro. E al di là della contraddittorietà nelle varie posizioni scientifiche emerse nel corso di tutti questi anni, che evidenziavano o meno l’innocuità della mega struttura, riteniamo che a prevalere debba essere sempre il principio di cautela. A vantaggio della pubblica incolumità. E’ proprio facendo affidamento su questo principio che ho condiviso, sin dalla fase più emblematica, il percorso che ci ha portato a dire che il Muos non doveva essere installato. E non si capisce il perché avrebbe dovuto essere realizzato proprio in Sicilia. Quindi, non un approccio ideologico ma un problema concreto. La stessa relazione principale dell’Iss, tra l’altro, dà atto trattarsi di un campo elettromagnetico molto esteso vista la dimensione delle antenne e di non avere, a riguardo, informazioni specifiche. Non sarebbe stata ben indagata, nella stessa relazione, e lo dicono ancora i giudici, neppure la reale dimensione del rischio della salute. Continuerò e continueremo, come rappresentanti del Pd, a fornire il nostro concreto apporto per la risoluzione della vicenda, così come abbiamo già fatto in passato partecipando alle varie mobilitazioni di protesta e ai vari sit-in che si sono tenuti in contrada Ulmo. E speriamo che la decisione del Tar possa fare addivenire tutti verso più miti consigli e soprattutto che si comprenda che con la salute dei cittadini non si può scherzare”.

 

 

Mario D’Asta

Consigliere comunale

Pd Ragusa

16 febbraio 2015