Interrogazione consiliare sul Servizio Idrico

Al Sindaco Ing. F. Piccitto
All’Assessore Salvatore Corallo

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

I sottoscritti consiglieri comunali
Mario D’Asta Mario Chiavola

Premesso che gli scriventi vogliono approfondire una questione che interessa un servizio fondamentale per la città, servizio che consente l’erogazione di un bene prezioso come l’acqua;

Premesso che le cooperative sociali forniscono dal 1999 energie professionali con regolare svolgimento delle attività, senza mai avere reso disservizi importanti alla città;

Premesso che l’attuale amministrazione grillina ha cambiato idea più volte circa il futuro sia del servizio che dei lavoratori in merito ai livelli occupazionali: prima hanno pensato di ridurre il personale di 14 unità su 39 lavoratori destinandoli ad altri servizi che non erano pertinenti alle mansioni precedenti; poi dopo l’intervento dei sindacati e del PD (che si rivolgeva financo al Prefetto), insieme alle opposizioni, in aula consiliare, l’amministrazione faceva marcia indietro ritornando alle condizioni contrattuali di gara per le cooperative sociali che, ad oggi , caratterizzano l’attuale condizione lavorativa;

Preso atto, a mezzo stampa del 14 novembre, che l’Assessore al ramo dichiarava che, incontrati i sindacati insieme al nuovo dirigente del Settore ambiente, il nuovo bando fosse frutto di una elaborazione tecnica di quest’ultimo, mettendo in evidenza una contraddizione in termini e una discrasia tra la politica e la parte tecnica, scaricando de facto tutto sulla parte tecnica;

Preso atto che nel nuovo bando, attraverso la determina dirigenziale n. 1964 del 20/10/2015 avente ad oggetto il “Progetto per la gestione del servizio idrico comunale: captazione, sollevamento, distribuzione idrica e manutenzione”, si evince, da un lato, la necessità di “armonizzare”, dall’altro, la conseguente possibilità di un preoccupante taglio, ad oggi inquantificabile, di diversi lavoratori del settore;

Preso atto dei fatti successi il 30 novembre 2015 laddove i lavoratori dell’idrico sono intervenuti con un comunicato stampa unitario delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl Ugl che recita nell’oggetto: ”Richiesta di incontro e comunicazione dello stato di agitazione per richiedere celermente un incontro con l’assessore al ramo Corallo e col Prefetto in merito all’attuale gara di appalto in cui sono state inserite delle clausole sociali che non tutelano, nella loro interezza, gli attuali lavoratori;

Considerato che questi lavoratori, assunti con il contratto delle cooperative sociali con tutela completa del personale, risultano già in servizio con una precedente gara d’appalto e diverse proroghe;

Preso atto che, ad oggi, della scelta politico-amministrativa di questa amministrazione che passa da una tipologia contrattuale afferente alle cooperative sociali che prevede la tutela occupazionale ad un’altra: “Acqua e Gas, che non contempla alcuna tutela occupazionale;

Considerato che il contratto “acqua e gas” comporta maggiore aggravio di costi per le casse comunali e, pertanto, per i nostri concittadini;

Considerato la posizione meramente transitoria del Comune nella gestione del sistema idrico potabile, atteso che tale gestione, a breve, sarà demandata all’Ato Idrico;

Considerato che il personale in forza al 31/12/2014 con contratto a tempo indeterminato transiterà per assorbimento all’Ato Idrico e che l’art. 37 del CCNL vigente per le cooperative sociali è l’unico strumento capace di dare garanzia occupazionale a tutti e 39 i lavoratori che in atto gestiscono il servizio idrico;

Interrogano l’Amministrazione Comunale

sui seguenti punti:

-Dato che si è in attesa del giudizio della Corte Costituzionale in merito alla impugnazione del Governo Nazionale nei confronti della Regione sulla riforma regionale dell’Ato idrico, non ritiene l’amministrazione opportuno continuare il percorso contrattuale delle cooperative sociali per addivenire ad una soluzione che possa avere come interlocutore finale direttamente l’Ato idrico che poi procederà, in forza di legge, all’assorbimento di tutti i 39 i lavoratori attualmente adibiti al servizio idrico?;

-Valutando come positivo il percorso transitorio che vedrebbe l’Ato assorbire i 39 lavoratori, come mai l’amministrazione ha cambiato la tipologia di appalto riguardo il settore idrico, e a maggior ragione, se il vecchio impianto di gara delle cooperative sociali che non solo garantiva il lavoro a 39 unità, ma costava abbondantemente meno al comune: circa 1.200.000,00 contro l’attuale costo di € 1.800.000,00?

Ragusa 2 dicembre 2015

Mario D’Asta
Mario Chiavola