LA SCONFITTA DEL PD E LE CITTA’ GOVERNATE DAI CINQUE STELLE, IL CAPOGRUPPO D’ASTA: “I DEM FACCIANO SERIA AUTOCRITICA. MA SE ROMA E TORINO SARANNO GOVERNATE COME RAGUSA, ALLORA SI METTERA’ DAVVERO MALE PER QUESTE DUE REALTA’ METROPOLITANE”

 “Il sindaco di Ragusa, il pentastellato Federico Piccitto, ha dichiarato oggi, sulle pagine di un quotidiano regionale, che, dopo il risultato delle ultime elezioni amministrative, sono in tanti i primi cittadini a Cinque Stelle che saranno chiamati a governare. Ovviamente con l’auspicio che in grandi città come Roma e Torino non si abbia la stessa tendenza di Ragusa per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica. Altrimenti, sarà un disastro totale”. Lo dice il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario D’Asta, che è anche presidente provinciale del partito, il quale, in prima istanza, fa autocritica rispetto alla evidente battuta d’arresto che i democratici hanno fatto registrare in quest’ultima competizione elettorale e che lo stesso premier-segretario Renzi ha riconosciuto come tale. “Si registra – sottolinea D’Asta – la necessità di una riflessione interna circa l’analisi del risultato e di eventuali cambi in corsa. Abbiamo, però, potuto appurare come dove c’è rinnovamento, innovazione e unità si vince. Lo ha dimostrato Sala a Milano, per quanto la vittoria sia stata risicata, così come Merola nella rossa Bologna. Questo il mio invito al Pd di Ragusa: responsabilità ma anche rinnovamento, innovazione e unità, gli ingredienti giusti per diventare credibili e forti. Dobbiamo cercare tutti di sforzarci sempre di più, a cominciare dal premier Matteo Renzi, nel tentativo di pensare e ripensare a nuove battaglie sociali dato che le fasce deboli stentano a guardarci come vero punto di riferimento. Il Governo nazionale ha dato vita a una serie di interventi riformisti giusti e necessari che hanno scardinato il sistema alla base rendendo più competitiva l’Italia. Bene la riduzione delle tasse, ma serve un patto sociale, non assistenzialista, con le nuove povertà, con la parte disperata del Paese. A ogni modo, tornando alle dichiarazioni del sindaco Piccitto, speriamo davvero che Roma e Torino, per parlare delle grandi città in cui si sono affermati i Cinque Stelle, non saranno governati come succede a Ragusa. Perché, altrimenti, in proporzione le difficoltà saranno notevolmente amplificate. E questo, come esponenti del Pd, non vogliamo che succeda, neppure se si tratta dei capoluoghi laziali e piemontesi non governati dal Pd. La nostra città vive una fase difficile e complessa: la pressione fiscale è alle stelle e sta piegando in due l’economia della nostra comunità e le sue famiglie. Invitiamo, pertanto, il sindaco a rivedere le sue politiche per la città, a creare una visione, magari facendo partecipare anche la minoranza, che possa avere un valore per la crescita di Ragusa soprattutto per quanto concerne lo sviluppo economico. Oggi, la mancanza di una visione per il futuro e l’incapacità politico-amministrativa sono proprio i tasselli mancanti di un puzzle virtuoso per la nostra città, puzzle che a oggi risulta pasticciato, confuso ed inconcludente”.

Mario D’Asta

Capogruppo Pd Ragusa

21 giugno 2016