Palestina-Israele 1000 a 37. Cosa è il risultato di una partita? No, “solo” il numero dei morti di una guerra terribile

Dall’inizio.

Sto studiando non per la specializzazione (mi sono appena specializzato), ma per il bilancio di previsione. E’ sabato, si sabato, non esco, rimango a studiare il mio secondo bilancio di previsione del Comune di Ragusa. Cosa non semplice, ma mi butto con cuore ed anima; già da un pò di giorni che lo faccio.

Faccio una pausa vado su facebook, leggo un posto di un amico e leggo “I morti palestinesi sono ormai più di 1.000, quasi tutti civili. Quelli israeliani sono 37, uno civile.

Decido di lasciare il bilancio preventivo e comincio a riflettere. Sento la necessità di scrivere e riflettere

Palestina-Israele 1000 a 37….

Cosa sarebbe x caso il risultato di una partita di qualche sport? No purtroppo No. No, “solo” i morti causati da una guerra terribile che non stenta ad arrestarsi. 1037 morti: complessivamente un numero spaventoso. Se è pur vero che ogni singola morte merita attenzione e dignità, rispetto e cordoglio, ma è altrettanto vero che la differenza della potenza militare, data dalla forza politica e monetaria degli israeliani, è intollerabile ed insopportabile. Intollerabile ed insopportabile lo è sicuramente anche quando i palestinesi, vigliaccamente, utilizzando tra le loro armi l’ideologizzazione religiosa, integralista e fanatica, che si consuma con la perdita di una vita in nome e per conto del loro Dio, fanno gli attentati. Brutti, bruttissimo anche quello. Non voglio entrare nel merito delle responsabilità che forse possono, con qualche difficoltà, trovarsi nella storia. Non sono nè un esperto ma solo un semplice studente, qualche cenno di ricordi di studio generale al liceo…

Ma quando si arriva a questi numeri forse poco serve trovare delle colpe o delle responsabilità, o forse si, perchè conoscerne il fenomeno politologico aiuta nella “comprensione” di un conflitto ormai atavico. Altresì diventa importante trovare delle soluzioni, forse quasi impossibili, ma doveroso diventa farlo. Certo non noi,semplici uomini, ma le autorità, gli stati forti, probabilmente l’America, l’Europa se esistesse politicamente e avesse un suo apparato militare unico, o l’ONU. Ma le ragioni locali dello scontro impediscono ad oggi qualsiasi tentativo di interferenza diplomatica. Non voglio pensare allo scontro ideologico tra religioni e storie diverse (sarebbe un ragionamento complicato, ripeto da studioso) ma questi numeri fanno rilevare di come e quanto squilibrato sia uno scontro, di per sé illogico ed incomprensibile, ma che quando avviene nella “terribile conta dei numeri” fa percepire quanto sproporzionata sia la differenza militare tra questi due popoli….

E se fosse una partita a risiko?

Se fosse una partita a risiko ( e se ogni carrarmatino perso fosse una persona morta) si vedrebbe che ad ogni 3 carrarmatini persi palestinesi ne corrisponderebbe uno perso israeliano. Se fossero carrarmatini, gli uni blu e gli altri verdi, solo un colore accomunerebbe i due popoli, il rosso, il colore del sangue che sta scorrendo in questi terribili giorni. Queste le proporzioni che ricordo quando studiavo storia, proporzioni che credo si stiano allargando proprio in questi giorni. Se queste proporzioni fossero ancora tali o aumentate ci renderemmo conto di quanta differenza possa esserci tra i due Popoli. Ma il problema vero è che nonostante queste migliaia e migliaia di morti, il conflitto, ormai storico non solo non stante a finirsi, ma peggiora con tratti pericolosi e picchi storici come quelli che stiamo vivendo in questi giorni.

Quando vedo certe immagini, sento e leggo queste notizie, non posso che accumulare tristezza, da un alto, ema anche speranza.

Sperare nell’intervento di qualche Stato, a partire dal nostro, insieme ad altri, che possa in qualche modo intervenire per una necessaria tregua.

Sperare che brutto sogna possa interrompersi.

Sperare che questa riflessione possa avere contribuito, in qualche modo, a combattere, inanzitutto l’indifferenza.

#prayforpeace

#nowar

#noindifference

 

Mario