Analizzare le ragioni della sconfitta per ripartire con il dovuto slancio

Dalla presenza alla riunione del circolo dem di Acate alla richiesta di convocazione degli organismi provinciali, il Presidente del PD ibleo mario D’Asta: “il partito non puo’ trasformarsi in un comitato elettorale a uso e consumo di qualcuno. occorre analizzare le ragioni della sconfitta per ripartire con il dovuto slancio”

Il presidente provinciale del Pd, Mario D’Asta, ha presenziato, nei giorni scorsi, a un incontro tra i componenti del circolo dem di Acate. C’erano il segretario Mirko Pepi, i consiglieri comunali neoeletti Daniele Del Piano e Valeria Terranova, numerosi militanti e simpatizzanti. “Uno dei modi per ripartire – commenta D’Asta, spiegando il senso della sua visita in occasione della riunione del circolo – è quello di ascoltare le riflessioni dei circoli, le aspettative degli iscritti, degli eletti rappresentanti dei cittadini in seno al civico consesso. E’ questo lo spirito con cui mi sono proposto ad Acate. Inutile nascondersi dietro un dito. Il Pd, durante le scorse elezioni nazionali del 4 marzo, ha subito una pesante battuta d’arresto nel consenso con il rischio, però, che stiamo purtroppo verificando settimana dopo settimana, che il voto continui ad essere polarizzato verso i populismi da una parte e le forze nazionaliste dall’altra. Non ci sono dubbi sul fatto che il Pd debba rigenerarsi a livello nazionale per tornare ad essere motore di speranza. E’ per questo motivo che ci sarà il congresso a livello nazionale. Ma in ambito territoriale, circa le elezioni amministrative, bisogna fare una riflessione seria e profonda: le responsabilità delle sconfitte non possono essere attribuite solo a una crisi nazionale. Le cause delle sconfitte hanno una chiara ed evidente matrice territoriale. Da un lato le drammatiche divisioni del centrosinistra, dall’altro qualche incursione dall’alto. Per non parlare, poi, di imposizioni inopportune o, ancora, di tentativi di creazione di orticelli che non servono a vincere ma soltanto a garantire interessi di bottega che non fanno certo bene allo stato di salute complessivo del Pd provinciale”. E D’Asta incalza: “Vorrei che si riflettesse sul fatto che il Pd non può trasformarsi in un comitato elettorale, a disposizione e a uso e consumo di qualcuno. Deve piuttosto essere quella comunità di uomini e donne capaci e in grado di elaborare progetti, deve essere quella classe dirigente capace di una radicata connessione con le comunità che intende rappresentare. È per questo che chiederò al segretario provinciale Lino Giaquinta, nel quale continuo ad avere fiducia, la convocazione degli organismi per fare una serie analisi del voto a cominciare dalle elezioni politiche del 4 marzo fino ad arrivare alle ultime competizioni amministrative”.

26 luglio 2018
Mario D’Asta
Presidente provinciale
PD Ragusa