«La differenziata costa troppo e non produce posti di lavoro». Contestiata la gestione dei centri comunali di raccolta: «I numeri parlano chiaro»

Questa cara differenziata I conti in tasca.
L’opposizione contesta i costi dei centri comunali di raccolta
Domenica 01 Marzo 2015
Prima Ragusa,
pagina 31

La raccolta differenziata nei centri comunali di raccolta costa troppo, a fronte di un risultato che complessivamente, su base annuale, è quasi irrilevante, perché si attesta intorno all’1%. A sottolinearlo sono i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola del Pd che rilevano come, dati alla mano, le politiche fin qui portate avanti dall’amministrazione comunale ragusana non hanno portato a risultati significativi.

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«La differenziata costa troppo e non produce posti di lavoro»
I consiglieri d’opposizione D’Asta e Chiavola contestano la gestione dei centri comunali di raccolta: «I numeri parlano chiaro»
Domenica 01 Marzo 2015
Ragusa,
pagina 33
Michele Barbagallo
La differenziata nei centri comunali di raccolta porta ad un costo enorme per le casse della pubblica amministrazione, a fronte di un risultato che complessivamente, su base annuale, è quasi irrilevante perché si attesta a circa l’1%. A sottolinearlo sono i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola del Partito democratico che rilevano come, dati alla mano, le politiche fin qui portate avanti dall’amministrazione comunale non hanno portato a risultati significativi sebbene l’assessore all’ambiente sostenga il contrario e parla, come ha fatto nei giorni scorsi, di grande successo. “Ma i dati parlano chiaro – spiegano all’unisono i due consiglieri comunali del Pd – Nel maggio 2011 si è proceduto sotto l’amministrazione Dipasquale all’allargamento del servizio per la differenziata porta a porta per 30 mila abitanti nelle aree centrali della città. A questo ha corrisposto la relativa assunzione di tutti i 40 lavoratori stagionali che sono passati a tempo indeterminato per 3 ore. Grazie a quella scelta si è adesso a circa il 22-23% di raccolta differenziata in tutto il territorio comunale con una percentuale che sale al 45-50% nell’area dei 30 mila abitanti”.
I due consiglieri sviluppano i dati statistici rilevando che ogni giorni a Ragusa città si producono circa 100 tonnellate di rifiuti e di questi, circa 20 tonnellate sono rifiuti differenziati che dunque non vanno in discarica consentendo di evitare il pagamento in media di 2000 euro al giorno e complessivamente circa 650 mila euro l’anno. Con la scelta di attivare i centri comunali di raccolta, i lavoratori part-time utilizzati nella raccolta giornaliera in città sono passati a 24 (prima erano appunto 40) in quanto alcuni sono stati destinati al nuovo servizio.
“Ma a ben guardare i dati e i costi c’è da fare un’ampia riflessione sui risultati. Prendendo ad esempio il centro comunale di raccolta di contrada Cupoletti, dove già solo la bilancia è costata 15 mila euro, i rifiuti consegnati con notevole sforzo ed estenuanti lunghe attese dai cittadini, sono stati complessivamente 90 tonnellate in quattro mesi,ovvero, se si guarda alla raccolta generale, meno di un solo giorno di conferimento dei rifiuti in città. E il risparmio ottenuto in 4 mesi di mancato conferimento in discarica è stato di appena 8000 euro. Di contro sono state impegnate 8 unità nel centro comunale di raccolta per un costo complessivo di 500 mila euro su base annua. A questi costi vanno aggiunti quelli relativi al consumo di gasolio, energia elettrica e quanto serve per pianificare gli sgravi da attribuire ai cittadini. La domanda è dunque una sola: ne vale davvero così la pena? “.
I due consiglieri chiariscono meglio il loro pensiero: “Noi siamo perché si spinga per la raccolta differenziata e naturalmente è la direzione da seguire anche perché indicata dalla legge. Ma esprimiamo forti perplessità rispetto al bilancio esaltante che ha fatto nei giorni scorsi l’assessore Zanotto che ha parlato di esperienza positiva e da proseguire. Dati e costi indicano purtroppo che vi sono dei limiti assolutamente importanti e da tenere in considerazione. L’assessore infatti ha dimenticato di sottolineare i costi esosi di mantenimento della struttura comunale che possiamo ad occhio e croce stimare in circa 500 mila euro annui tenuto conto che c’è personale in attività con qualifiche sia di operai che di dirigenti, nei fatti sottratti alla gestione ordinaria del servizio di igiene ambientale in città. A fronte di un risultato pari a 90 tonnellate in quattro mesi, cioè quanto si raccoglie in un giorno della normale raccolta in città, si è dinnanzi ad una percentuale inferiore dell’1% di raccolta differenziata su base annuale in città. Di che successo parliamo allora? Spingere sulla differenziata è un’azione che condividiamo ma suggeriamo di evitare enfasi rispetto al misero risultato del centro comunale di raccolta visti che i costi superano abbondantemente i ricavi. Piuttosto attendiamo con solerzia di conoscere le previsioni del nuovo capitolato d’appalto e le modalità con cui il Comune di Ragusa intende arrivare al 75% di differenziata come annunciato dall’amministrazione Piccitto”.

01/03/2015