Al sindaco di Ragusa

Interrogazione a risposta scritta e orale: orientamenti circa la politica culturale dell’amministrazione.

I sottoscritti consiglieri comunali del Partito Democratico,  Massari Giorgio e D’Asta Mario, avendo seguito con attenzione e preoccupazione il confronto tra alcuni gruppi di opposizione ed il sindaco di Ragusa in merito alla correttezza formale e all’opportunità di alcuni atti adottatati dall’amministrazione comunali afferenti al settore della cultura , beni culturali e spettacoli,

premesso che i sottoscritti consiglieri esprimono la ferma convinzione che esiste una fortissima interdipendenza tra cultura, sviluppo e democrazia in quanto è la cultura come insieme di risorse cognitive, normative ed espressive che orienta l’interazione sociale; è la  coltivazione dell’umanità dell’uomo  che permette il superamento di approcci economicisti allo sviluppo  a favore di approcci più efficaci legati al concetto di capitale sociale; che l’ interesse economico, come studi e ricerche suggeriscono, richiede proprio l’apporto di una  cultura capace di formare cittadini critici, creativi e democratici ;  cultura quindi “non come assimilazione passiva di fatti e tradizioni, ma come alimentazione della mente a diventare attiva, competente e responsabilmente critica verso la complessità del mondo” (nussbaum 2011)

premesso altresì che l’ambito cultura, beni culturali, spettacoli ha caratterizzato la vita amministrativa dei comuni italiani dalla metà degli anni settanta, a partire dall’esperienza romana dell’assessore Nicolini, ampliando  l’offerta dell’attività culturale  e facendo camminare insieme il cosiddetto “effimero” con iniziative “colte” . La presenza dell’assessorato alla cultura in tutte le amministrazioni d’Italia assegnò  alla politica culturale una pluralità di obiettivi ovvero valori da massimizzare : promuovere l’eccellenza artistica, garantire la conservazione e l’uso del patrimonio storico, favorire l’accesso alla cultura (scuola, università), incoraggiare l’innovazione, difendere il pluralismo e le diversità artistiche, sostenere la partecipazione, e la produzione all’attività artistica, produrre innovazione

premesso ancora che l’attività  culturale è sicuramente   portata avanti da singoli cittadini e associazioni di volontariato e del non-profit, ma è altrettanto vero che  il settore culturale rappresenta un settore economico e produttivo che concorre alla produzione del Pil e produce v.a e crea occupazione, come attestano anche dati ufficiali del report annuale della Camera di Commercio di Ragusa,

ciò significa che gli operatori del settore offrono professionalmente un prodotto culturale; singoli professionisti, cooperative teatrali, case editrici, quotidiani e riviste locali, cartacei ed on-line, le televisioni locali che da decenni sono presenti sul territorio concorrono a produrre cultura e far crescere la nostra comunità; tutto ciò  significa altresì che il divario tra resto dell’Italia e il  meridione si misura  anche dalla presenza nel tempo di soggetti che professionalmente producono fatti culturali e dalle risorse per sostenerli .

chiedono al signor Sindaco

  1.      quali sono gli orientamenti della sua amministrazione nell’ambito delle politiche culturali
  2. quali sono i motivi per cui non esiste un assessore alla cultura
  3. quali sono i criteri di qualità in base ai quali vengono promosse alcune attività culturali
  4. qual è il suo giudizio sulla qualità del cartellone degli spettacoli offerti alla città nella stagione estiva u.s.
  5. in base a quale discrimine ad alcuni operatori culturali si chiedono prestazioni gratuite ed ad altri si offrono contributi
  6. in sede di formazione del bilancio prevede un rilancio della biblioteca comunale?
  7. come legge la progressiva riduzione del numero delle classi del primo anno del Liceo Classico e l’aumento vertiginoso delle prime classi nei licei scientifici e tecnici?

firmato i Consiglieri
Giorgio Massari e Mario d’Asta