DEMOCRAZIA COME ANTIDOTO PER CURARE LA DEMOCRAZIA

Grande partecipazione per la presentazione del III° Circolo PD

DEMOCRAZIA COME ANTIDOTO PER CURARE LA DEMOCRAZIA

ISCRITTI E SIMPATIZZANTI SEDOTTI E COINVOLTI DA UNA SERIE DI INTERVENTI

Un folto pubblico composto da iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, molti dei quali provenienti da diversi comuni della provincia, ha partecipato alla presentazione di “Rinascita Democratica”, III° Circolo di Ragusa del PD.

Come si ricorderà, traendo spunto dal comunicato che ne annunciava la fondazione,   il sodalizio politico trae le sue origini dall’esigenza, avvertita dagli iscritti e da numerosi simpatizzanti, “di moltiplicare gli spazi dell’ impegno e del confronto propri del  pluralismo culturale e politico che ha caratterizzato la nascita del partito democratico, al fine di rinnovare, rielaborare ed approfondire le idee fondative del partito, costruendo un’arena urbana strutturata dell’interazione e dell’incontro, per mettere in campo progetti di crescita, di ben-essere e di democrazia per la nostra città, capaci di contrastare il declino culturale, civile ed economico di Ragusa e l’irrilevanza della proposta politica del PD”. Secondo i promotori il necessario rinnovamento del partito democratico passa  attraverso il ritorno alle origini: a quel partito capace di essere casa accogliente e luogo di dialogo e di sintesi  tra culture e sensibilità  diverse;  capace di richiamare all’impegno politico tanti che si sono allontanati perché spaventati da contesti eccessivamente conflittuali, capace di porsi in modo aperto e paritario con le istanze dei movimenti e delle associazioni, nella consapevolezza che i partiti sono i protagonisti della democrazia, ma non sono gli unici protagonisti. Rinnovamento e cambiamento, competenza ed entusiasmo, esperienza e novità, elaborazione di un  progetto da mettere a disposizione della città, progettare con la città e per la città, queste sono le basi per rimettere in moto il partito democratico”.

A confermare le linee ispiratrici della nuova azione politica un tavolo di relatori di eccellenza, composto dai due Consiglieri Comunali democratici, Giorgio Massari e Mario D’Asta, e da Vito Piruzza, nominato coordinatore del Circolo fino al congresso che si vuole tenere non più tardi de prossimo mese di febbraio.

A presentarli un nome storico del PD ragusano, Elio Accardi, che è stato fra i promotori del nuovo circolo.

Senza enfasi, anzi piuttosto realistica, l’analisi politica di Giorgio Massari che ha cercato di spiegare il significato di un nuovo circolo. Ha mostrato consapevolezza nell’affermare che si apre una ‘bottega’ per un genere commerciale oggi difficile da piazzare, in un momento in cui crisi dei partiti e crisi della politica indurrebbero a non pensare a questo tipo di iniziative.

Il PD sembra un partito in fuga dalla vittoria, con una forte emorragia di voti a livello nazionale e locale.

Anche i dati sulla conformazione interna del partito non sono esaltanti: la metà degli iscritti ha più di 55 anni, un terzo più di 65, solo un 20% dei lavoratori vota PD, fra gli studenti solo il 23%.

Sono dati impietosi che impongono serie riflessioni e richiedono un impegno politico qualificato e, soprattutto, partecipato: sono appunto le sfide che si pongono i promontori del terzo circolo di Ragusa che hanno voluto dar vita ad un nuovo spazio di democrazia, una democrazia senza capi, dove le istanze dei singoli siano rispettate nelle decisioni di tutti, un circolo che non nasce per inserirsi nella guerra di circoli ma nasce, appunto, come circolo di sfide. Un antidoto alla crisi di democrazia partecipata, costituito da maggiori spazi di democrazia.

Sfida alla concezione che il principio di base sia quello dei numeri, volendo imporre, invece, il principio dell’unanimità intesa nl suo significato originario di ricerca di un animo comune.

Sfida agli arrabbiati, ai diffidenti, ai senza speranza, a cui si vuole offrire uno spazio libero in cui poter confrontare e verificare opinioni e convinzioni.

Sfida alla recessione economica della nostra città, sfida al declino culturale che opprime Ragusa.

Cultura intesa non solo nel senso classico relativo ai bisogni locali, ma cultura come strumento per creare spirito critico che permetta di leggere i fatti e di interpretarne i significati.

Sfida al passato per ricreare ciò che di buono il passato ci ha tramandato, sfida di poter ricreare ‘bellezza’ nella nostra città, come è avvenuto per secoli, sfida di ridare centralità al centro storico, sfida alla povertà intesa come diminuzione delle capacità di ceti sempre più estesi di far fronte alle difficoltà.

Non meno appassionato l’intervento di Mario D’Asta, promotore del circolo e candidato alla segreteria provinciale: si è rivolto non ai compagni, non agli amici, non ai renziani di cui pure si onora di far parte, ma solo ai democratici, di ogni genere, che vede come elementi in un crogiuolo di esperienze diverse, proiettati insieme verso il futuro.

L’entusiasmo giovanile che contraddistingue Mario D’Asta è venuto fuori anche in questa occasione, con l’appello alla ricerca convinta di un PD che deve stare vicino alla gente, che deve uscire dalla stanze, dove si contano le tessere e si studiano strategie di guerra interna, per guardare da vicino i problemi che assillano la comunità, un PD che deve unire competenze  e novità, un PD di confronto che deve rifuggire da scelte imposte dall’alto.

Non è mancato il chiaro appoggio a Renzi, su cui, però, non ci si vuole cristallizzare, ma il discorso è scivolato, presto, sull’idea di un partito innovato e innovativo, che deve tornare in piazza, tralasciando i personalismi, per andare a verificare bisogni, povertà, diseguaglianze. Un PD che deve ripartire dalle vocazioni territoriali, con una dimensione e una visione sovracomunale, votato alo sviluppo del territorio, attraverso l’esaltazione delle peculiarità, agricoltura, piccole e medie impese, beni culturali e turismo, con la tutela e la valorizzazione dell’Università che deve significare ricerca a tutti i livelli e nei diversi comparti.

Vito Piruzza ha chiuso gli interventi di presentazione del circolo, riuscendo a trovare, dopo gli esaustivi discorsi degli amici che lo avevano preceduto, spunti non meno interessanti e non meno coinvolgenti.

Il primo coordinatore del III° circolo ritiene il partito in una fase di particolare vitalità, interessante e affascinante, che deve dare risposte, non ancora elaborate, sulla base di valori storici.

Occorre essere partecipi a questa elaborazione, occorre intercettare il desiderio di partecipazione di quanti non hanno voluto manifestare lo stesso altrove. Occorre modificare il senso comune secondo il quale quelli che fanno politica sono tutti uguali. Politica per alimentare la passione e servire la comunità, ricordando le parole di Platone che faceva dire a Socrate: ‘la punizione per le persone per bene che rinunciano a governare è di essere governati dai malvagi’.

 

Ospiti della serata e richiesti di un gradito intervento il Presidente del Consiglio Comunale di Comiso, Gigi Bellassai, Carmelo La Porta, ricordato da Accardi come primo segretario del PD locale Piero Gurrieri, Assessore del Comune di Vittoria, che hanno tutti plaudito alla formazione del nuovo sodalizio democratico ragusano, che hanno considerato unanimemente risorsa essenziale per il partito, fattore determinante di inclusione che potrà costituire un preciso riferimento a livello provinciale nel difficile momento che attraversa la politica.

Cesare Pluchino