In risposta alla CGIL

Ho letto con molta attenzione l’appello lanciato, nei giorni scorsi, dal segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, ai candidati sindaco. E devo dire che, anche se sono candidato al Consiglio comunale di Ragusa, le riflessioni, poste in essere, mi hanno fatto riflettere non poco. Mi sono riconosciuto parecchio nelle linee indicate non tanto per una questione ideologica, che ci deve vedere indipendenti nella differenza dei ruoli che sia il sindacato, sia la politica devono giocare, quanto per il merito e il senso delle questioni poste oltre che per l’idealità che caratterizza il mio percorso politico. Anche perché si parla di tematiche a me molto vicine, rispetto a cui mi sono impegnato parecchio nella mia attività di consigliere comunale. 

Una mia prima considerazione di principio è che alla tassazione portata alla stelle dagli amministratori grillini, quasi come fossimo un Comune in dissesto (vedasi Comune limitrofo di Comiso dove è ben comprensibile l’adozione di aliquote elevate). Pertanto, dopo il danno abbiamo a che fare con la beffa, visto che non sono stati erogati servizi sociali di grande efficacia o servizi, nella loro complessità, di livello. Anzi mai si era vista una mobilitazione così importante, per protestare, di associazioni e cooperative in Consiglio comunale. 

 Il segretario della Cgil parla di impoverimento dei redditi delle famiglie e della caduta dell’occupazione nella nostra provincia così come nella nostra città. Tutte questioni che abbiamo cercato di fronteggiare, non solo a livello nazionale con l’entrata in vigore del Rei, il reddito di inclusione, ma cercando di proporre il potenziamento degli assegni civici, intendendo con questi non meri sostegni assistenzialistici ma strumenti di dignità transitori. E però è necessario che questi strumenti, come il Rei e gli assegni civici, possano godere di una ulteriore spinta verso l’alto. Attraverso il pieno supporto che arriva dai Servizi sociali del Comune

Parecchio, poi, mi sono occupato delle questioni legate all’infanzia. Soprattutto quando l’amministrazione comunale grillina ha cercato di smantellare la rete creata con gli asili nido e che, negli ultimi mesi, ha portato a smobilitare il supporto proveniente dal corpo docente. E, a proposito di scuola, come non dimenticare il fatto che l’equipe socio-psico-pedagogica sia stata stravolta, creando dei percorsi che hanno disperso l’eredità e il patrimonio costruito in decenni di attività. Ma anche l’attacco concentrico al servizio di educativa domiciliare che mi ha visto fare la parte da leone per difenderne le peculiarità. E ancora la battaglia a sostegno delle case comunali trovate in condizioni pessime. Ho poi proposto in Consiglio comunale, ed è questo un altro degli spunti provenienti da Scifo, il protocollo d’intesa sottoscritto nel luglio 2016 tra i sindacati pensionati e l’Anci per stimolare il Comune all’attivazione di percorsi di contrasto alla povertà e per l’inclusione in favore degli anziani e dei pensionati, in particolare delle persone sole con un aumento dei livelli di sicurezza ma anche una riduzione del peso fiscale. Anche in questa occasione, ma non solo in questa, abbiamo trovato un interlocutore politico amministrativo, rappresentato dai grillini, assolutamente sordo. Ci siamo anche assunti l’impegno di far sì che potessero essere garantiti i necessari controlli per l’assistenza domiciliare in favore della popolazione anziana con disabilità e non autosufficiente. Così come siamo d’accordo sul fatto che sia centrale la contrattazione sociale come strumento di confronto per garantire giustizia e coesione sociale, circostanza che negli ultimi cinque anni non sempre si è verificata. Anzi, quasi mai. Anche con riferimento alla violenza di genere, abbiamo cercato di dare il massimo, proponendo di fare rete tra le varie associazioni. Con una serie di iniziative che come partito hanno cercato di spostare l’asse della sensibilizzazione su un argomento delicato che merita attenzione di un certo tipo.

Abbiamo poi cercato di verificare l’analisi dei dati e la valutazione sulla sostenibilità della spesa all’interno dell’ente. Ma non sempre è stato possibile reperire le indicazioni dovute da parte del Comune. E questo ci ha creato notevole imbarazzo. Anche perché, pur a fronte di disponibilità economiche di un certo tipo, non abbiamo mai saputo con certezza dove l’ente di palazzo dell’Aquila voleva andare a parare. Diventa centrale, comunque, la nostra azione di tutela e salvaguardia delle fragilità e di chi ha bisogno. Un welfare adeguato è fondamentale per fare ripartire Ragusa dopo cinque anni di disattenzione da parte della Giunta grillina.

Così come, anche in questo caso raccogliendo l’appello del segretario della Cgil, sulla sostenibilità ambientale non è più possibile delegare ma occorre guardare con attenzione a quelle che sono le esigenze del territorio. Ma, ahimè, per quanto riguarda la differenziata dopo proroghe su proroghe prima, e una gara d’appalto messa in campo in zona Cesarini dopo, siamo arrivati alla fine di questo mandato con una differenziata esattamente uguale a quella con cui si era partiti 

Per i giovani ho e abbiamo proposto un centro polivalente multifunzionale, ma anche in questo caso il dialogo non è mai stato strumento possibile con la controparte amministrativa. Diventa necessario potenziare, inoltre, la lotta alla evasione. Potrei continuare, ma ritengo utile fermarmi. Visto che sono diverse le questioni poste dalla Cgil.

La mia sensazione è che la ratio di ciò che scrive la Cgil, ripeto non per il suo senso ideologico, ma tanto più per legittime questioni di merito e di prospettiva sociale, economica e culturale, sono delle condivisibili linee guida valoriali e di contenuto che in qualche modo porto avanti e che non solo sono state oggetto di elaborazione e azione istituzionale da parte mia, ma che meritano di essere ulteriormente sostenute  in occasione della prossima consiliatura.