“Diamo all’Arthai i fondi necessari per l’attività”

Arthai

Al Presidente del Consiglio Comunale

PC

All’Assessore ai Servizi Sociali

 

Interrogazione a risposta orale

Oggetto: Diamo i Fondi necessari per attività ARTHAI

 

 

 

Dato che

L’associazione A.R.T.H.A.I. (Associazione Ragusana di Volontariato Tutela Handicappati e Invalidi) si rivolge ai soggetti con disabilità che non necessitano di interventi “residenziali”, ma presentano una forte esigenza, riconosciuta o meno, di socializzazione ed integrazione. Il Comune di Ragusa dal 2001, ha affidato all’associazione, la gestione di un centro socio-ricreativo per disabili psichici e la concessione in comodato gratuito di un immobile per svolgervi le relative attività.

Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle ore 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00, svolge attività ricreative e percorsi educativi, avvalendosi della collaborazione di volontari e di figure professionali previste dalla convenzione.

Il centro diurno ricreativo A.R.T.H.A.I. può determinare una differenza sostanziale nella qualità della vita dei destinatari, favorendo l’integrazione dei soggetti nel territorio e permettendo un impiego positivo del tempo libero. Il centro cerca di rispondere altresì alla condizione di solitudine che coinvolge molte persone con disabilità, specialmente adulte, sul territorio di Ragusa.

 

SERVIZI OFFERTI

Il percorso educativo che l’associazione propone si struttura in diverse attività:

  • Alfabetizzazione: prevede la lettura e la scrittura funzionale mediante l’utilizzo di schede didattiche (dettati, copiati, costruzioni di frasi, racconti, educazione all’immagine, collage, elementi di aritmetica di base).
  • Psicomotricità: prevede lo svolgimento di esercizi atti  alla coordinazione dei movimenti ed all’acquisizione dell’autonomia personale e giochi per lo sviluppo della macro e micro motricità.
  • Musicoterapia: la quale prevede l’apprendimento di canti imitativi, la conoscenza ed uso di strumenti musicali, suoni ed esercizi di scansione del tempo, tesi a rafforzare il senso ritmico e la vocalità. Creazione di un setting specifico caratterizzato dall’uso di suoni, strumenti e cd musicali.
  • Drammatizzazione: i disabili vengono coinvolti in ogni momento di queste esperienze, (recita, scenografia e teatro), sentendosi parte integrante del progetto; sono protagonisti di rappresentazioni di favole note o copioni inventati e  nella realizzazione di costumi e scenografie. Nel suo complesso, è un’ attività tesa allo sviluppo della comunicazione verbale e non, che avvia la presa di coscienza della realtà, favorisce il lavoro di gruppo e permette di acquisire maggiore sicurezza davanti ad un pubblico eterogeneo di spettatori.
  • Attività creativa: comprende i laboratori di pittura, disegno e ricamo utili per la realizzazione di mostre e manifestazioni, allo scopo di far conoscere e di sensibilizzare il territorio circostante in merito alle risorse e problematiche vissute dai disabili.
  • Attività informatiche: si dà avvio all’apprendimento del programma di video scrittura e di giochi didattici per pc ed agli elementi base per operare e favorire la dimestichezza nell’uso dello stesso.
  • Attività motoria: attraverso lo svolgimento di esercizi ginnici e l’ uso di attrezzi quali, palloni, nastri, cerchi, tappetini ed ostacoli al fine di migliorare: la coordinazione motoria-posturale, l’orientamento ed organizzazione spazio-temporale e oculo-manuale, l’ aggiustamento posturale, lateralizzazione, allo scopo di far acquisire una maggiore consapevolezza del sé corporeo e per orientarli verso una maggiore autonomia.
  • Attività culturali e di socializzazione: visite guidate, gite istruttive e passeggiate in luoghi e parchi non abitualmente frequentati con l’apporto operativo di tutto il personale.
  • Servizio trasporto: il pulmino in noleggio della struttura, preleva e riaccompagna gli utenti dalle loro abitazioni al centro e viceversa tutti i giorni dal lunedì al venerdi ed inoltre svolge lo stesso compito quando si effettuano attività all’esterno del centro compreso il mese di luglio quando si attuano le attività al mare.

 

Destinatari e beneficiari del progetto

 

I Destinatari diretti del progetto sono:  i 19 utenti dell’associazione, 6 uomini (da 30 a 65 anni) e 13 donne (da 20 a 40 anni), affetti dalle seguenti disabilità:

  • 5 persone affette da sindrome di down;
  • 13 persone con insufficienze mentali lievi, medie e gravi;
  • 1 persona con sindrome di w.a.r.g.;
  • 1 persona affette da celebropatia congenita;
  • 1 persona con sindrome di cordelia deleha;

ed i familiari conviventi degli stessi, principali caregivers a tempo pieno, i quali  se lasciati soli  correrebbero il rischio di sentirsi schiacciati sotto il peso di una situazione che sentono come penalizzante e di conseguenza, cadere nello sconforto;

I Beneficiari indiretti del progetto sono: i familiari non conviventi e le istituzioni con  cui i disabili entrano in contatto, la società civile che potrà beneficiare di concittadini diversamente capaci e meno sofferenti e potrà rinnovare il proprio modo di vedere le disabilità e le diversità in generale.

 

Bisogni dei destinatari

 

 

BISOGNI –  Gli utenti presentano: INDICATORI
Uno scarso grado di autonomia personale. 4/19 presentano difficoltà nel compiere gli atti normali della vita quotidiana e nelle abilità di base;

15/19 presentano difficoltà nella abilità cognitive e nella comunicazione;

19/19 presentano difficoltà nell’area affettivo-relazionale, socio-emozionale e socio-relazionale.

Difficoltà familiari

 

19/19 le famiglie che presentano difficoltà ad accettare il proprio vissuto personale in seguito  al trauma della nascita di un proprio congiunto portatore di handicap, senso di vergogna e paura del domani nel non riuscire ad esserci per accudire il familiare con disabilità.

Rischio di emarginazione socio-relazionale.

8/19 presentano difficoltà di espressione e comunicazione nel gruppo.

6/19 colti da crisi d’ansia per la difficoltà percepita nel gestire la dimensione comunitaria.

 

Il presente progetto vuole valorizzare la sfera relazionale degli utenti dell’associazione, offrendo loro un maggior tempo di relazione, possibilità di muoversi in compagnia sul territorio e l’opportunità di conoscere nuove persone con cui instaurare un rapporto continuativo e sano, al fine di sviluppare negli utenti l’autostima, il piacere di stare con l’altro e l’autonomia sociale. Inoltre, vuole accrescere la partecipazione della persona e della famiglia nella progettazione attiva dell’intervento educativo.

 

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO

 

COMPETENZE TRASVERSALI

–         Costruire messaggi chiari, al fine di fornire  informazioni corrette ai cittadini interessati alle attività organizzate dall’associazione.

–         Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia

–         Collaborare con i professionisti coinvolti nel progetti, in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere

–         Integrarsi con altre figure/ruoli professionali e non

–         Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari

–         Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità

–         Controllare la propria emotività rispetto alla sofferenza

–         Lavorare in team per produrre risultati collettivi

–         Assumere le necessarie decisioni gestionali in sufficiente autonomia, seppur nell’ambito di sistemi e procedure già calibrati e condivisi

–         Collaborare con il Personale dell’Ente e con i colleghi.

 

COMPETENZE SPECIFICHE

–         Integrarsi ed interagire con altre figure/ruoli professionali e non.

–         Adeguarsi al contesto: linguaggio adeguato e atteggiamenti consoni, rispetto delle regole e orari.

–         Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità.

–         Capacità di instaurare relazioni empatiche.

–         Assistere la persona disabile (medio/grave insufficienza mentale, compromessa attività motoria / incapacità della cura di sé stesso).

–         Fronteggiare situazioni impreviste / organizzare l’intervento d’aiuto con l’utente / gestire l’agenda sotto il profilo dei tempi, mezzi e risorse.

–         Applicare tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire l’integrazione dei singoli e dei gruppi.

–         Calibrare la propria relazione d’aiuto in ragione dei bisogni del disabile e della sua famiglia.

–         Distinguere le figure professionali operanti nel settore cura/recupero delle persone disabili, riconoscendone ruoli e competenze specifiche.

–         Individuare gli elementi distintivi di un servizio residenziale, semiresidenziale e domiciliare per disabili.

–         Guidare il disabile verso l’autonomia personale.

–         Guidare il disabile verso la conoscenza ed il rispetto delle norme morali e civili che regolano la quotidianità.

–         Attivare laboratori specifici  per sviluppare ed accrescere le capacità del disabile fisico/psichico..

–         Conoscere le risorse presenti sul territorio, che possono essere attivate per dare risposte adeguate al disagio.

–         Accompagnare e supportare il disabile nell’attività ricreativa e creativa.

–         Utilizzare le tecniche specifiche di animazione, attività di intrattenimento, attività sportive, attività culturali.

Considerato che

Con la Determina dirigenziale 2835  del 21 dic 2015 venivano liquidato 65.000 euro all’associazione

Con la Determina dirigenziale 2385  del 15.12.2016 venivano liquidati 39.000 euro all’associazione, quindi 26.000 euro in meno rispetto all’anno precedente

Dato che

durante le comunicazioni ho posto il quesito e non mi si è risposto,

sembra che si paventi una riduzione se non addiritura un taglio definitivo

da poco è stato votato all’unanimità l’isitituzione del disability manager

CHIEDE ALL’AMMINISTRAZIONE

Se risulta vero che è previsto un taglio se non una eliminazione della erogazione di fondi

CHIEDE

Che si riporti la cifra alla somma di 65.000 euro, somma necessaria e sufficiente per potere garantire i preziosi servizi posti in essere

Ragusa 19.11.2018

Consigliere comunale

Mario D’Asta