Interrogazione consiliare sul mancato finanziamento in favore della nostra città di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici e sul mancato finanziamento per una delle 30 scuole innovative

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Al Presidente del Consiglio Comunale

All’Assessore con delega alla Scuola/Pubblica Istruzione

 

 

Interrogazione con risposta orale

sul mancato finanziamento in favore della nostra città di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici e sul mancato finanziamento per una delle 30 scuole innovative

 

 

I sottoscritti consiglieri comunali

Mario D’Asta

 

Preso atto che con la Legge La Buona Scuola (Legge 107/2015) si è certificato un grande intervento dello Stato in materia di edilizia scolastica;

Preso atto che con la Legge La Buona Scuola (Legge 107/2015) sono stati stanziati 40 milioni di euro dal ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca a valere sull’avviso pubblico per il finanziamento in favore di enti locali di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici;

Dato che in Italia sono tante le scuole che si trovano in zone a rischio sismico, molte hanno una manutenzione carente e diverse presentano lesioni strutturali. Dato che Ragusa non è immune da tutti questi problemi o parte di essi;

Dato che gli enti locali interessati, tramite il legale rappresentante o suo delegato, avrebbero dovuto inviare la propria candidatura entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 18 novembre 2015 e che l’invio doveva avvenire utilizzando esclusivamente la piattaforma informativa a tal fine realizzata, denominata Ides collegandosi al link http://ext.pubblica.istruzione.it/IdesCandidatura.

Visto che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto già registrato alla Corte dei Conti il 24 settembre, con n. 3930, relativo alle indagini per la verifica dello stato dei solai degli edifici scolastici, e dato che è consultabile il riparto delle risorse su base regionale e provinciale.

Dato che questa operazione, resa possibile grazie alla Legge 107/2015 “Buona Scuola”, si affianca con 7000 interventi per 40 milioni di euro alle operazioni di verifica che già Province e Comuni attuano sui propri edifici scolastici.

Visto che erano quattro i criteri individuati per la selezione degli interventi:

-vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970;

-quota di cofinanziamento;

-indice di rischio sismico;

-assenza di finanziamento negli ultimi 5 anni, per interventi strutturali o per indagini diagnostiche.

Considerato che il 15 ottobre 2015 è stato emanato il bando nazionale con procedura on-line per l’assegnazione delle risorse agli Enti locali che ne hanno fatto richiesta;

Dato che l’importo massimo del contributo per le indagini relative agli elementi strutturali era pari a 7.000 euro per le scuole del primo ciclo e a 9.000 per le scuole del secondo ciclo. Previsto un finanziamento di non oltre 4.000 euro per le indagini relative agli elementi non strutturali nelle scuole del primo ciclo e di 6.000 euro per le scuole del secondo ciclo;

Dato he l’avviso era rivolto a tutti gli Enti locali proprietari di edifici scolastici e che l’invio della candidatura andava fatto entro il 18 novembre 2015, tramite una apposita piattaforma on line che era accessibile dal 26 ottobre in poi e che i contributi sarebbero stati erogati nei 15 giorni successivi all’approvazione della graduatoria che sarebbe stata redatta per Regione e ambito provinciale, sulla base dei punteggi assegnati a ciascun edificio scolastico

Dato che le indagini dovevano essere affidate, pena la revoca del contributo, non oltre il 31 dicembre 2015.

Visto che i dati e i risultati delle indagini sarebbero andati ad aggiornare l’Anagrafe dell’edilizia scolastica;

Dato che Il Governo, con la la Legge “La Buona Scuola”, ha messo a disposizione 300 milioni di euro, già ripartiti tra le Regioni in base alla popolazione e alla densità scolastica, per la realizzazione di 30 scuole altamente innovative: gli edifici avrebbero dovuto essere efficienti dal punto di vista energetico, avrebbero dovuto rispondere a precisi criteri di sicurezza strutturale e antisismica e avrebbero dovuto prevedere ambienti di apprendimento che avrebbero favorito una nuova didattica e l’apertura al territorio e che per l’erogazione vera e propria sarebbe stato prodotto un concorso di idee.  In base alle risorse a disposizione, ogni Regione avrebbe dovuto selezionare le proposte degli enti locali interessati a realizzare sul proprio territorio una scuola innovativa. Dopo il processo di valutazione, le Regioni entro il 15 ottobre 2015 avrebbero trasmesso al Miur da una a cinque aree dove poter collocare le nuove scuole.  Il decreto stessofirmato dal Ministero dell’istruzione conteneva i criteri che le Regioni avrebbero dovuto tenere in consderazione tenere in considerazione nella raccolta delle manifestazioni di interesse da parte degli enti locali:

– disponibilità dell’area da parte dell’Ente;

– ampiezza del bacino territoriale di riferimento;

– disponibilità di un servizio di trasporto per garantire collegamenti all’utenza;

– garanzia di apertura al territorio e disponibilità dell’Ente a promuovere la riduzione dei fenomeni di dispersione scolastica;

– livello di innovazione didattica;

– ulteriori criteri definiti a livello regionale sulla base delle proprie specificità territoriali. La costruzione delle scuole sarebbe stata finanziata dall’Inail e il canone sostenuto dal Miur, gli enti locali invece avrebbero dovuto sostenere invece gli oneri per la progettazione e l’eventuale bonifica dei siti.

Dato che il Miur ha emesso la graduatoria inerente le istanze presentate per le verifiche dei solai degli edifici scolastici; e che a Comiso è stato concesso un contributo di 6750 euro ad edificio per le scuole De Amicis Monserrato, elementare a Pedalino, Pirandello e Saliceto;

Dato che in Sicilia ne sono stati finanziari 510, in lombardia 1127, in provincia di Ragusa assegnati 19 per Modica, 5 per Comiso, 5 per Acate, 3per Ispica e 1 per Vittoria, nessuno tutti gli altri comuni;

 

INTERROGANO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. E PONGONO ALCUNI QUESITI:

 

-L’Amministrazione Comunale grillina è a conoscenza della complessità strutturale degli edifici delle nostre scuole? I solai delle nostre scuole in che stato si trovano ? Quanto vetuste sono le nostre scuole? Quante le scuole che avrebbero bisogno di un intervento serio?

 

-L’Amministrazione Comunale grillina era a conoscenza di questa importante iniziativa a livello nazionale? Era a conoscenza dell’avviso pubblico per il finanziamento in favore di enti locali di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici e dei finanziamenti per 30 scuole innovative?

-Ha presentato dei progetti? Se si, perché sono stati esclusi?

– Oppure non si è partecipato completamente? E perché non si sarebbe partecipato? Non ritenete grave per le nostre scuole avere perso soldi “diagnosticare” e controllare lo stato dell’arte dei nostri solai? Cosa direte agli operatori della scuola che avrebbero potuto usufruire di un servizio importante come questo? Cosa direte ai genitori che mandano ai bambini e che anche loro meritano delle scuole più sicure e al passo con i tempi?Ammetterete che la reposnabilità di tutto questo sta nella vostra incapacità di attingere ai fondi nazionali, di stare connessi con opportunità sovracomunali?

-L’Amministrazione comunale grillina non ritiene che queste fondi erano una opportunità importante per la nostra città? Per il futuro delle nostre scuole?

-E per quanto riguarda i finanziamenti per le 30 scuole innovative, anche in questo caso nessun progetto?

 

 

Ragusa

29-12-2015

 

Mario D’Asta