Mancanza di trasparenza e difficoltà di accesso agli atti, D’Asta e Chiavola diffidano il presidente del Consiglio comunale di Ragusa

I consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, hanno deciso di diffidare il presidente del civico consesso, Antonio Tringali, per il mancato rispetto delle regole riferite alla necessità di accedere agli atti tese a consentire il migliore espletamento dell’attività istituzionale. “Negli ultimi mesi – sottolineano D’Asta e Chiavola – questa problematica, che pure già era presente in passato e rispetto alla quale più volte avevamo fatto sentire la nostra voce in privato ma anche in Consiglio, rivolgendoci a chi doveva essere garante delle nostre esigenze, si è particolarmente acuita. Ogni volta che facciamo richiesta d’accesso agli atti ci sono problemi in merito: o non ce li danno oppure gli stessi arrivano con notevole ritardo, dopo continue sollecitazioni, o non arrivano completamente, come accaduto ad esempio con la complicata questione del servizio sociopsicopedagogico. E le risposte che riceviamo sono in genere insufficienti. Una cosa è certa: il termine di cinque giorni contemplato dal regolamento viene violato regolarmente. Ci risulterebbe che il presidente del Consiglio abbia sollecitato gli uffici con una nota, ma evidentemente non basta e il gioco del ping pong delle responsabilità a noi non piace. E comunque l’effetto finale è quello di non essere messi in grado di fare il nostro lavoro di controllori Insomma, ci impediscono di potere espletare nella maniera più opportuna il nostro ruolo di consiglieri. Ecco perché sottolineiamo quella che, secondo noi, è una gestione inefficace del Consiglio, con la mancanza di quella trasparenza che i grillini menano a vanto e che, invece, per quanto ci riguarda, non viene affatto concretizzata. C’è qualcosa da nascondere? C’è qualcosa che bolle in pentola? Tutte ipotesi legittime che fanno pensare a una gestione, quella grillina, assolutamente nebulosa e piena di perplessità. Ecco perché intendiamo sottolineare sin da ora che se, nei prossimi giorni, non ci sarà una decisa virata verso la direzione della piena correttezza istituzionale, siamo pronti a rivolgerci al prefetto e all’assessore regionale agli Enti locali perché troppe cose non vanno e non siamo più disposti a tollerare oltre. La mancanza di trasparenza è insopportabile. A maggior ragione se ciò impedisce ai consiglieri eletti dal popolo di potere espletare nella maniera migliore i propri compiti istituzionali”.